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Coronavirus Latina, è iniziata la fase 2: un viaggio nella città che riparte

Nessun affollamento in centro e nei giardinetti; riaprono i primi bar per l’attività di asporto e si riaffacciano i primi clienti

E' iniziata oggi, 4 maggio, la tanto attesa fase 2 dell’emergenza coronavirus. Come ha risposto Latina?

Non c’è stata, almeno nella mattinata, la temuta uscita in massa in città; nessun “tana libera tutti”, dunque, in corrispondenza dell’allentamento delle norme che disciplinano soprattutto gli spostamenti. Qualcuno ha approfittato per fare una passeggiata, ma nessun assembramento o affollamento nelle vie e nelle piazze del centro. 

In piazza del Popolo qualche signore sulle panchine e qualche mamma con i figli, mentre in pochi hanno scelto la bicicletta per un giro in centro, il tutto nel rispetto delle regole, del distanziamento sociale e con l’uso delle mascherine. 

Coronavirus Latina, nessun affollamento nei parchi 

Non sono stati presi d’assalto, come si temeva, i parchi. Poche le persone nei giardinetti pubblici. Gli ingressi, contingentati, sono stati regolati dai volontari della protezione civile che non hanno segnalato situazioni particolari e messo in evidenza il grande senso di responsabilità dei cittadini. 

Coronavirus, inizia la fase 2 a Latina

Prime aperture per i bar

Prime aperture da oggi per bar, ristoranti e pizzerie, ma solo per l’attività di asporto. Nei bar, quelli che hanno scelto oggi di rialzare le serrande, stamattina si sono visti i primi clienti; ma anche loro come i gestori devono ancora abituarsi alle novità. Gel igienizzante e guanti per le mani all’ingresso per i clienti, nel pieno rispetto delle regole, raccontano di una normalità ancora lontana. “E’ un allenamento anche per noi che abbiamo riaperto oggi” ci dicono i titolari del Caffè degli Artisti mentre su un piccolo bancone realizzato all’ingresso servono due caffè in bicchieri di plastica da portar via. Il sorriso non manca mai, nonostante le difficoltà di questo periodo. “Crediamo sia giusta una riapertura graduale, per il rispetto della salute nostra e dei clienti, anche se le perdite economiche sono tante". Ma meglio così che dover richiudere nel caso le cose dovessero non andare come speriamo. "Siamo contenti della risposta che abbiamo avuto oggi, ma sapevamo che i nostri clienti sarebbero venuti. Vogliono darci una mano”.

Di un 15% di lavoro rispetto ad una giornata normale parla il titolare del bar San Felipe in via Don Minzoni. “Oggi ripriamo fino alle 12, vediamo come vanno le cose e se riusciamo a rientrare con le spese che sono comunque tante. Non si è vista tanta gente fino ad ora ma credo sia normale”. L’entusiasmo c’è, nonostante le incertezze di questo periodo siano ancora tante. “Da dieci giorni circa abbiamo riaperto per le consegne a domicilio e da oggi per l’asporto. Con quello che guadagniamo riusciamo a coprire le spese – spiega il titolare del Jolly Bar in piazza della Libertà -, di certo non possiamo fare impresa in questi mesi. Speriamo presto ci diano la possibilità di servire per lo meno ai tavolini all’esterno”. 

Riapre il cimitero, file all’ingresso

Qualche disagio si è registraro questa mattina alla riapertura del cimitero comunale. Cancelli aperti alle 9, con tutta una serie di regole da rispettare. Lunghe file si sono formate agli ingressi, contingentati e regolati da numeretti. A distanza di sicurezza e tutti con la mascherina in tanti si sono messi in coda in attesa di entrare per poter portare finalmente un saluto ai propri cari. Intorno a metà mattinata la situazione ha iniziato a tornare alla normalità. 

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