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Coronavirus Lazio: eseguiti 108mila test sierologici, scoperti 160 positivi asintomatici

I dati diffusi dalla Regione: la percentuale di popolazione che ha sviluppato gli anticorpi è circa del 2,4%. Il presidente Zingaretti annuncia la campagna “Scuola Sicura”

Ad oggi sono stati effettuati 108.404 test sierologici in tutto il Lazio - il dato è aggiornato al 10 giugno -. A diffondere gli esiti di quella che è stata definita dalla Regione “la più grande indagine di sieroprevalenza in Italia”, sono stati oggi nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta all'Inmi Spallanzani di Roma, l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, il direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito, e il direttore sanitario dell'istituto nazionale di malattie infettive, Francesco Vaia. 

“Sono stati eseguiti oltre 108mila test sierologici con una prevalenza anticorpale di IgG pari al 2,4%, che è un dato che che ci aspettavamo, ovvero di una circolazione intorno al 3%” ha detto D’Amato. Questo significa che la percentuale di popolazione che ha sviluppato gli anticorpi è circa del 2,4% di persone testate, 2636 in totale. “Attraverso questo meccanismo che presuppone che in caso di presenza di IgG si eseguano i tamponi, è stato possibile rilevare 160 positivi asintomatici (lo 0,15%) - ha spiegato ancora l’assessore -. E’ stato quindi un elemento molto importante”. 

L’indagine, che è stata allargata al cosiddetto accesso spontaneo dei cittadini - poco al di sotto di 20mila persone con un tasso di circolazione relativamente superiore al dato regionale, pari al 4%, e con una positività dello 0,14% -, ha riguardato poco meno di 60mila operatori sanitari e 25mila operatori delle forze dell’ordine; completano il quadro poi “le altre istituzioni” tra cui ci sono ad esempio i donatori di sangue.

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“Il primo dato da evidenziare è quello sugli operatori sanitari che hanno una sieroprevalenza del 2%, leggermente inferiore al 2,4% che è quella di tutte le popolazioni osservate nell'indagine regionale - ha sottolineato il direttore sanitario dello Spallanzani Vaia -. Quindi questo ci dice che i nostri operatori sanitari e le strutture che li hanno diretti, si sono comportati in maniera corretta, usando i dispositivi che non sono mai mancati nelle nostre aziende. Le forze dell'ordine hanno una prevalenza nella media regionale del 2,4%, con una positività ai tamponi risibile dello 0,02%”. 

"Questi dati non devono indurre a facili ottimismi e ha fatto bene l'ordinanza del presidente Zingaretti a mantenere per alcune attività un periodo maggiore di chiusura rispetto a quanto disposto dal Dpcm, perché basta poco per fare ripartire l'epidemia - ha detto il direttore scientifico dello Spallanzani Ippolito -. Anche se la percentuale di tamponi positivi è trascurabile, questi dati ci dicono che il virus circola ancora. Quindi, non dobbiamo mollare l'attenzione, dobbiamo mantenere le misure di distanziamento e continuare a usare tutte le accortezze necessarie. Per perdere il lavoro fatto ci vuole poco".

Zingaretti: “Uno sforzo molto significativo”

"Grazie per lo sforzo incredibile a cui è sottoposto il sistema sanitario regionale. Parliamo di circa 110mila test, di una campagna iniziata l'11 maggio. Nel Lazio se si sommano i test giornalieri ai tamponi giornalieri, abbiamo un monitoraggio di circa 14mila interventi per verificare e monitorare la positività e lo stato della situazione. È uno sforzo molto significativo che tiene alta l'asta del controllo” ha detto Zingaretti. “Il sistema di monitoraggio del test ci sta dando i risultati sperati ma il quadro della battaglia fino a quando non si arriva al vaccino resta molto complesso - ha aggiunto -. Riprendiamo la vita ma con le dovute accortezze. Stiamo riuscendo a contenere la pericolosità della diffusione del virus ma siamo nel cuore della battaglia". "Sottolineo poi un dato rilevante - ha proseguito il governatore del Lazio -, cioè la media molto bassa di positività all'IgG del personale sanitario, pari al 2%, il che significa che la preoccupazione di tutela del nostro personale sanitario è andata a buon fine, visto che l'incidenza di positività al tampone è stata dello 0,21%. Tuttavia, questi dati così bassi di positività al test significano che avremo tra il 96 e il 98% di cittadini del Lazio che resta vulnerabile al coronavirus” ha detto il governatore del Lazio. 

“I risultati che sono stati ottenuti e il calo della curva - ha poi concluso Zingaretti - non sono figli del caso, ma delle misure di contenimento messe in campo e del coordinamento delle politiche sanitarie di contenimento”. 

La campagna “Scuola Sicura”

In ultima battuta il presidente della Regione Lazio ha poi annunciato le scelte che potranno essere messe in campo con avvio del nuovo anno scolastico a settembre. “Avevo chiesto al Governo, e rinnovo la richiesta, di fare i testi sierologici a tutto il personale della scuola, docenti e amministrativi: se non lo faranno loro lo faremo noi nel Lazio con l'avvio della campagna 'Scuola sicura’. Stiamo parlando - ha spiegato - di circa 100mila test. Una campagna che avvieremo tra fine agosto e inizio settembre per dare un ulteriore sicurezza e per dare tranquillità alle famiglie.”

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