rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
L'analisi

"Città del lavoro 2023": Latina in fascia media, non ottiene il riconoscimento

A stilare la graduatoria delle condizioni di lavoro e di vita nei 110 capoluoghi di provincia esaminati è la fondazione Aidp

Una classifica delle migliori città del lavoro 2023. A stilarla è la Fondazione Aidp con la collaborazione scientifica di Isfort e la supervisione di Nadio Delai, presidente del comitato scientifico della fondazione Aidp. La graduatoria prende in esame 110 capoluoghi di provincia italiani ed è suddivisa in tre fasce cromatiche- verde, gialla e rossa - che corrispondono rispettivamente: alla fascia dei promossi che riceveranno il bollino della Fondazione quale riconoscimento del punteggio ottenuto; alle città che si attestano su valori intermedi che non raggiungono però il riconoscimento; alle città con i punteggi più bassi.

Nella graduatoria nazionale, Latina fa parte delle città comprese nella fascia gialla, una fascia dunque intermedia.

Le 40 città della fascia verde che otterranno il riconoscimento "Le città in cui si lavora meglio in Italia 2023" della Fondazione Aidp sono: Milano, Trieste, Udine, Bergamo, Pordenone, Cagliari, Gorizia, Padova, Siena, Cremona, Bolzano, Verbania, Trento, Treviso, Sondrio, Modena, Monza, Brescia, Pavia, Pisa, Firenze, Bologna, Belluno, Lodi, Parma, Prato, Macerata, Lecco, Torino, Ancona, Vicenza, Genova, Forlì, Mantova, Venezia, Ravenna, Piacenza, Novara, Roma, Lucca.

Le 40 città della fascia gialla sono invece. Cesena, Cuneo, Reggio Emilia, La Spezia, Verona, Sassari, Ascoli Piceno, Ferrara, Livorno, Aosta, Oristano, Biella, Savona, Varese, Perugia, Pesaro, Rovigo, L'Aquila, Vercelli, Nuoro, Lecce, Arezzo, Bari, Viterbo, Fermo, Grosseto, Potenza, Matera, Rimini, Como, Massa, Rieti, Pescara, Imperia, Terni, Latina, Alessandria, Carbonia, Teramo, Asti.

Infine, ecco le 30 città della fascia rossa, quelle dunque in cui si lavora peggio: Brindisi, Pistoia, Frosinone, Taranto, Palermo, Ragusa, Caserta, Campobasso, Chieti, Vibo Valentia, Catanzaro, Trani, Cosenza, Benevento, Siracusa, Agrigento, Reggio Calabria, Isernia, Salerno, Catania, Caltanissetta, Avellino, Messina, Barletta, Trapani, Foggia, Napoli, Enna, Crotone, Andria.

Per definire la classifica dei 110 capoluoghi italiani sono stati presi in considerazione sette particolari parametri: quello economico (livello dei redditi e costo della vita); i servizi di cittadinanza (aspetto sociale e sanità, offerta formativa, trasporti e accessibilità); cultura e tempo libero; sicurezza (incidentalità stradale, criminalità, sicurezza sul lavoro, sicurezza sul territorio); vivibilità ambientale (inquinamento, produzione rifiuti, verde pubblico, condizioni climatiche); inclusione, diritti e pari opportunità (qualità della vita delle donne, qualità della vita dei bambini, qualità della vita dei giovani e degli anziani); futuro e innovazione (demografia, impresa, digitalizzazione). Sulla base della media di questi parametri è stata definita la classifica generale. Nel complesso sono stati utilizzati 57 indicatori.  Alle città più virtuose verrà assegnato il bollino dì Città dove si lavora meglio della fondazione Aidp lavoro e sostenibilità. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Città del lavoro 2023": Latina in fascia media, non ottiene il riconoscimento

LatinaToday è in caricamento