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Sospensioni idriche, chiesta la convocazione di un tavolo sull'emergenza degli ultimi giorni

L'associazione Codici lancia un appello a Prefetto, sindaco e presidente della Provincia: "Troppe interruzioni, è a rischio anche la salute dei soggetti più fragili"

La frequenza delle interruzioni del flusso idrico sta creando una vera e propria emergenza viste le temperature torride dell’ultima settimana, una emergenza che ha lasciato centinaia di migliaia di cittadini senza acqua per giornate intere e che ha determinato danni anche a numerosi esercizi commerciali, costretti a sospendere le proprie attività.

La situazione ha spinto proposito Codici (Centro per i diritti del cittadino) a scrivere al Prefetto, al sindaco di Latina ed al presidente della Provincia per denunciare lo stato di rabbia dei tanti cittadini che stanno segnalando le difficoltà provocate dalle interruzioni del flusso idrico.

“Le sospensioni – sottolinea il responsabile provinciale Codici Antonio Bottoni - si stanno ripetendo con una frequenza ormai intollerabile, soprattutto nell’attuale periodo dell’anno in cui si stanno registrando le temperature più torride e persino quando sia le autorità sanitarie che quelle governative raccomandano di bere molto e di rinfrescarsi frequentemente. Senza contare le attività commerciali o artigianali che sono costrette a chiudere a causa della mancanza di acqua. Difficoltà che possono persino mettere a rischio la salute dei soggetti più deboli quali anziani, bambini e persone portatrici di handicap”. Nella nota Codici evidenzia che “ormai non è più credibile far passare per improvvise le interruzioni, in quanto la situazione delle dispersioni è ben nota sin da prima che Acqualatina assumesse la gestione del Servizio idrico integrato, cioè oltre venti anni fa, anche perché le perdite idriche di rete restano ancora oltre il 70%”.

Al Prefetto è stata chiesta l’immediata convocazione di un tavolo per discutere la problematica e trovare le soluzioni migliori per salvaguardare la salute ed i diritti dei cittadini ed all’azienda che voglia rivedere la sua politica di interruzione del flusso idrico ai casi di sola effettiva e somma urgenza mentre al sindaco di Latina nonché all’EGATO 4 si chiede di vigilare “affinché gli interventi di Acqualatina siano solo e soltanto quelli rispondenti a reali ed imprescindibili e non rinviabili necessità e che essi siano limitati il più possibile nel tempo, al fine di tutelare la salute dei propri cittadini, ma anche dei turisti che li stanno visitando, nonché l’economia delle attività commerciali ed artigianali costrette a chiudere durante l’assenza del flusso idrico”.

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