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Sabato, 27 Aprile 2024
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A 80 anni dalla morte di Norma Cossetto, Latina ricorda la giovane donna martire delle Foibe

La cerimonia in Q4, nel parco che dal 2018 porta il suo nome. Mazzo di fiori della sindaca Celentano davanti al piccolo monumento a lei dedicato: "Norma è stata umiliata come donna, torturata dalla bestialità umana, infoibata ancora viva"

Con una cerimonia nell’area verde che porta il suo nome in Q4 l’amministrazione comunale di Latina ha voluto commemorare oggi, 4 ottobre, la figura di Norma Cossetto, in occasione dell’80° anniversario della morte della giovane istriana, tra le prime vittime delle Foibe. 

All’evento hanno preso parte numerosi cittadini e rappresentanti delle associazioni combattentistiche, dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, oltre alla sindaca Matilde Celentano, agli assessori e ai consiglieri comunali.

Il rito si è aperto con l’inno d’Italia ed è proseguito con la benedizione della stele da parte di don Bruno. Piero Simoneschi, dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – comitato provinciale di Latina -, ha dato lettura alla preghiera dedicata ai martiri delle Foibe. Il presidente della stessa associazione Matteo Sicconi è intervenuto esprimendo la commozione per il momento solenne dedicato alla giovane istriana, insegnante del padre Ottavio, esule da Parenzo.

“Norma Cossetto, a cui il Comune di Latina nel 2018 ha voluto dedicare quest’area verde, è una delle 5mila vittime delle foibe, 5mila persone assassinate nelle foibe del Carso triestino, tra il 1943 e il 1945, a cui vanno aggiunti i morti nei campi di prigionia. Furono circa 250mila gli italiani, che dopo la fine della guerra furono costretti ad abbandonare le loro case e le terre dove erano nati e cresciuti”, ha ricordato la sindaca di Latina prima di deporre un mazzo di fiori alla base del piccolo monumento dedicato alla giovane donna. “Norma è stata umiliata come donna – ha proseguito la prima cittadina - torturata dalla bestialità umana, infoibata ancora viva. Era la notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943. La tragedia delle foibe era ancora tutta da scrivere. Solo dopo la caduta del Muro di Berlino, il dissolvimento dello stato Jugoslavo e finalmente l’istituzione del Giorno del Ricordo con la legge 92 del 30 marzo 2004, il velo del silenzio è stato strappato”.

La sindaca Celentano ha ricordato il conferimento nel 1949 della laurea ad honorem a Norma Cossetto da parte dell’Università di Padova e dell’onorificenza della Medaglia d’oro al valore civile nel 2005 da parte del presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi, concludendo la cerimonia con un invito a una preghiera affinché la giovane istriana possa riposare in pace.
 

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