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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità San Felice Circeo

La petizione affinché “un terzo del Promontorio del Circeo non diventi un giardino privato”

Lanciata dall’associazione Il Fortino per impedire la privatizzazione della strada delle Batterie, unica via di accesso a un terzo del Promontorio del Circeo. La replica del Comune

Ha superato le 6mila firme la petizione online su Change.org per impedire la privatizzazione della strada delle Batterie, unica via di accesso a un terzo del Promontorio del Circeo, parte dell'omonimo parco naturale. Lanciata il 25 agosto dall’associazione locale Il Fortino è rivolta alla sindaca di San Felice Circeo, al presidente della Regione Lazio e a quello del Parco Nazionale del Circeo. 

La petizione online

La petizione, dal titolo ”Affinché un terzo del Promontorio del Circeo non diventi un giardino privato”, nelle prime 24 ore ha raccolto più di mille firme che hanno superato la soglia di 6.500 in venti giorni. “Noi, firmatari della presente petizione, ci rivolgiamo agli Enti di indirizzo per chiedere di provvedere con la massima tempestività all'adozione di ogni atto e azione volta a mantenere la proprietà pubblica e la contestuale pubblica utilità (comunque acclarata da sempre), della Strada Comunale delle Batterie", si legge nel testo dell'appello. "La Strada Comunale delle Batterie, in località Quarto Caldo, è l'unica via d'accesso a un terzo del Promontorio del Circeo, dove si trovano importanti beni ambientali, architettonici, archeologici, paleontologici, storici, naturalistici e paesaggistici del comprensorio Naturalistico del Parco nazionale del Circeo" spiegano i promotori. 

“La strada, da sempre considerata pubblica e così utilizzata dai cittadini di San Felice Circeo e dai turisti che provengono dal mondo intero, non è mai stata inclusa in alcuna proprietà privata a partire dal 1800, in quanto strada a uso militare che da Torre Fico raggiungeva la Batteria di Moresca, l'attuale Fortino della Batteria. Mai risultata privata negli atti di successione tra gli Aguet e loro eredi e nelle variazioni avvenute negli anni '50. La strada, classificata nella Partita speciale ‘Strade pubbliche intestata al  Comune di San Felice Circeo’, nel 1985 fu frazionata, volturata a uno degli eredi Aguet e venduta per 1 milione di lire a un consorzio di privati. Nel 1987 quando nacque la nostra Associazione - si legge ancora nella petizione online -, contestammo l’atto di compravendita, e il Catasto nel 1988, accortosi della cosa, ripristinò nuovamente,  con una semplice “variazione d’ufficio”, la strada tra i beni del Comune. Così è rimasta fino al 2022, quando il consorzio di privati, se ne appropriò nuovamente  con ulteriore voltura. A inizio agosto 2023, i privati hanno installato un nuovo cancello, chiaro e inequivocabile  segnale di voler  chiudere l’accesso"

Quello che con questa iniziativa viene chiesto alla sindaca di San Felice Circeo, al presidente della Regione e al presidente del Parco Nazionale del Circeo è “di intervenire concretamente affinché la Strada Comunale delle Batterie, una volta per tutte, rientri tra i beni del Comune”, che “se ne garantisca la sua libera fruizione a tutta la collettività, e che un terzo del promontorio del Circeo (Parco Nazionale) non diventi un giardino privato. Firmiamo - conclude l’appello - per rivendicare che la strada non può essere un privilegio di pochi perché permette l'accesso a un patrimonio di tutta l'umanità e va salvaguardato per le generazioni future. Non può divenire un privilegio esclusivo di pochi”. 

La replica del Comune

Interpellato nei giorni scorsi dall'Adnkronos, il Comune di San Felice ha risposto con una nota, parlando di una "situazione complessa" e spiegando di aver "richiesto all’Agenzia delle Entrate – Ufficio Provinciale Territorio la documentazione tecnica relativa alla costituzione della strada di via delle Batterie" e aver "ottenuto parte della documentazione recuperata presso gli archivi storici della stessa Agenzia".

"L'Ente si sta quindi adoperando al fine di tutelare il pubblico interesse costituito dalla servitù di uso pubblico pedonale e carrabile della strada 'via delle Batterie'", si legge della nota, dove si ricorda che la strada è l'unica via d'accesso a proprietà demaniale e comunali, oltre che per la tutela della pubblica incolumità, ambientale e antincendio in un'area "di incommensurabile valore naturalistico". Inoltre l’uso pubblico pedonale e carrabile, "è oramai consolidato da oltre quarant’anni".

Quando "il Consorzio della batteria e della Vasca Moresca ha iniziato un intervento di manutenzione del cancello esistente" all'inizio della strada, il Comune ha agito "unicamente al fine di verificare la correttezza dell’intervento in corso" dato che coinvolgeva "una strada con la servitù di uso pubblico", continua la nota, spiegando che si sta "cercando di approfondire una questione abbastanza complessa che perdura da oltre un anno e che coinvolge diversi Enti, tra cui la Prefettura di Latina che ha espressamente richiesto informazioni sulla questione stessa, e sulla quale si sta cercando di fare chiarezza in modo del tutto imparziale e trasparente". "Il Comune - conclude la nota- in ogni caso proseguirà l’azione di tutela del pubblico interesse costituito dalla servitù suddetta, qualora venisse certifica la proprietà privata della strada". 

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