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Domenica, 28 Aprile 2024
Il giudizio dei cittadini

Sanità, nel Lazio le lunghe liste di attesa restano la più grande criticità

E’ uno dei dati emersi da un sondaggio effettuato dalla Cisl. In tanti decidono quindi di ricorrere al privato. Nelle cinque province il 30% si dice "abbastanza soddisfatto" della sanità; a Latina il valore minimo dell'1% di persone "molto insoddisfatte"

Liste di attesa troppo lunghe per ottenere una prestazione medica dal servizio sanitario pubblico con la conseguenza di dovere ricorrere in tantissimi casi al privato: è questa la più grande criticità della sanità laziale emersa da un sondaggio effettuato dalla Cisl Lazio e che nei giorni scorsi è stato presentato dal segretario regionale del sindacato, Enrico Coppotelli, insieme al segretario nazionale, Luigi Sbarra. 

Liste di attesa troppo lunghe 

Il campione di intervistati è composto da oltre 2mila persone tra utenti e dipendenti del servizio sanitario regionale. Dai i dati del sondaggio emerge che per il 40% delle persone è "molto difficile" fissare un appuntamento in tempi consoni alle necessità, e per il 32% è "un po'  difficile". Numeri che corrispondono anche nelle valutazioni dei lavoratori del servizio sanitario regionale che hanno risposto per un 42% con "un po' difficile" e per il 31% con "né facile, né difficile". Un altro dato interessante che emerge dall’indagine della Cisl Lazio è quello relativo al medico di medicina generale: l’85% degli interpellati ha infatti dichiarato di rivolgersi come prima scelta al medico di base quando si trova in uno stato di malattia, poi al medico privato (9%), e infine al pronto soccorso (6%). Il medico di medicina generale è inoltre indicato, per il 68%, come il professionista a cui vengono indirizzate le persone dal personale medico e dal personale sanitario in generale. 

Come giudicano la sanità gli utenti del Lazio 

La presa in carico nelle strutture sanitarie viene giudicata "buona" per il 32% mentre per il 40% degli intervistati è “sufficiente” e solo il 7% la giudica "scarsa". Anche i lavoratori del servizio sanitario regionale danno al 45% un valore positivo di sufficienza, con un 24% di persone che la giudica invece "non sufficiente”. La sanità per gli utenti risulta “affidabile" per il 12%, "efficace" per il 38% e "poco efficace" per il 33%. I lavoratori del servizio sanitario regionale ne danno un giudizio leggermente differente con un valore di "efficace" al 30% e di "poco efficace" al 40%, mentre il 13% la valuta "di scarsa qualità". Nelle cinque province di Frosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo i giudizi a livello generale sono di soddisfazione, con un 30% "abbastanza soddisfatto" e un 40% che si dichiara neutrale, e solo il 5% che dice di essere "molto insoddisfatto". A Viterbo il picco di maggiore soddisfazione con il 5% di persone "molto soddisfatte", a Latina il valore minimo dell'1% di persone "molto insoddisfatte". I lavoratori del servizio sanitario regionale al 43% si dicono "né soddisfatto/a né insoddisfatto/a". Il 35% del campione poi considera quelli della sanità laziale luoghi "accessibili" o "abbastanza accessibili" per il 37%, mentre per il 54% gli ambienti sono "accoglienti"; i macchianri poi sono "moderni" per il 24% o "abbastanza moderni" per il 43%.

E' positiva la valutazione delle relazioni tra gli utenti e i lavoratori del servizio sanitario regionale incontrati: il 79% delle persone reputa "gentile" il personale sanitario e un 8% lo considera addirittura "molto gentile". Dall'altro lato, i lavoratori del servizio sanitario regionale pensano che gli utenti siano decisamente collaborativi. Inoltre, gli interventi del personale sanitario (medici e addetti alle professioni sanitarie) sono considerati per il 28% degli utenti "di alta qualità" e per il 60% "di media qualità". 

Il ricorso alla sanità privata 

In generale gli utenti, per il 39% pensano che negli ultimi anni i servizi sanitari della città in cui vivono siano rimasti invariati mentre un 20% li vede invece migliorati. L'altra grande criticità evidenziata dal sondaggio è il passaggio dalla sanità pubblica alla sanità privata: circa l'80% delle persone dichiara di essersi dovuta rivolgere negli ultimi anni alla sanità privata, così come il 59% dei lavoratori ha dichiarato di aver dovuto mandare un proprio paziente nel privato. I tempi di attesa lunghi e la migliore qualità della sanità privata sono segnalati tra le ragioni principali di queste scelte. In particolare i tempi lunghi sono indicati dal 70% degli utenti e dal 51% dei lavoratori del SSR; mentre la migliore qualità è considerata dal 13% degli utenti e dal 14% dei lavoratori.

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