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Terracina, antenna telefonica in Piazzale Donatori di Sangue: il sindaco incontra i cittadini

Il caso sollevato da un gruppo di residenti della zona preoccupato per le conseguenze sulla salute

Incontro tra il sindaco di Terracina Nicola Procaccini e un gruppo di cittadini preoccupati per l'installazione di un'antenna di telefonia su Piazzale dei Donatori di Sangue. I cittadini sono preoccupati per le eventuali conseguenze dannose per la salute. 

“Non entro nel merito delle analisi scientifiche e sanitarie, sulle quali non ho sufficienti competenze per esprimermi - ha detto il primo cittadino - sebbene vada evidenziato che, allo scopo di prevenire installazioni di impianti potenzialmente dannosi, la legge pone in capo all’Arpa la competenza al rilascio di pareri di conformità degli impianti in questione, ai fini del rispetto dei limiti di emissione elettromagnetica previsti dalla legge. Tuttavia, come sindaco ritengo necessario esporre nella maniera più chiara e trasparente quella che è una verità incontrovertibile. La normativa nazionale, che ha recepito una direttiva dell’Unione Europea, definisce le antenne di telefonia mobile come ‘infrastrutture strategiche di primaria importanza’, che pertanto vanno in deroga a qualsiasi regolamento comunale o regionale, esattamente come le reti idriche, elettriche e del gas. Ragion per cui, a meno che non si modifichi questa normativa statale, il Comune non può nulla, nonostante Terracina sia stata una delle poche località italiane a dotarsi di un Piano di Riassetto delle Emissioni Elettromagnetiche Territoriali, approvato nel 2009, che prevede l’individuazione di aree preferenziali per l’installazione di dette strutture".

"Si tratta però - spiega - di indicazioni data per l’aggiornamento delle quali mi sono impegnato personalmente con il consigliere Valentina Ber, ma fini a se stesse, in quanto le compagnie telefoniche, proprio in virtù della legge nazionale che esautora sindaci e comuni dal concedere o meno autorizzazione all’installazione degli impianti su suolo pubblico e privato, non sono tenute a considerarle

Il sindaco ha quindi dichiarato di essersi impegnato da un lato, a chiedere all’Arpa un censimento completo di tutte le antenne presenti sul territorio comunale, per rilevare un’eventuale eccessiva intensità delle emissioni elettromagnetiche e valutarne eventuali rischi per la salute dei cittadini, dall’altro a partecipare attivamente, insieme con gli altri sindaci d’Italia, alla battaglia di sensibilizzazione per intervenire presso il Governo e il Parlamento nazionale affinché si proceda alla modifica della norma che assimila l’installazione di antenne telefoniche alla fornitura di servizi essenziali, in modo da lasciare ai sindaci la possibilità di individuare apposite aree, vincolanti per le compagnie telefoniche, dove realizzare gli impianti.

“In tempo di campagna elettorale, mi sento infine di dover mettere in guardia la popolazione da eventuali strumentalizzazioni di natura esclusivamente politica riguardo questa vicenda - ha aggiunto - perché un conto sono le manifestazioni promosse da semplici cittadini che nascono per le legittime e doverose preoccupazioni per la salute, un altro è l’uso distorto con finalità diverse dall’interesse pubblico”.

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