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"Giù le mani dalle spiagge libere", anche a Terracina il flash mob di Legambiente

L’iniziativa, secondo le disposizioni per il contrasto alla diffusione del Covid-19, venerdì 5 giugno alle 18

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

“Il tratto di demanio costiero libero da concessioni è il più delicato fra i beni comuni e una risorsa straordinaria per il nostro Paese sia dal punto di vista ambientale, che da quello sociale e come tale ne va garantito l’accesso e il rispettoso utilizzo tanto più in un periodo, come l’attuale, in cui bisognerà soddisfare il bisogno di svago in un contesto di grave crisi economica. In questi giorni si stanno strutturando le ordinanze di balneazione 2020 nei 24 comuni della costa regionale (Terracina ha emesso nei giorni scorsi le sue due ordinanze!) mentre Legambiente, con un WebBlitz organizzato con tutti i circoli del Lazio e una lettera indirizzata a ogni Sindaco, ha chiesto nei giorni scorsi che non un metro di spiaggia libera venga sacrificato per ampliare gli spazi negli stabilimenti, con le motivazioni del distanziamento sociale - neanche temporaneamente- , chiedendo poi che le spiagge libere dovranno essere facilmente individuabili, realmente accessibili a vantaggio della libera e gratuita fruizione di uno spazio pubblico, anche e soprattutto dai cittadini e dai turisti che non possono permettersi di affittare una postazione, sicuramente cara, in uno stabilimento balneare.

È auspicabile poi che le risorse pubbliche recentemente stanziate con una recente delibera di Giunta dalla Regione Lazio (6 milioni di euro) per i Comuni costieri del Lazio ed in particolare quelle assegnate al Comune di Terracina (230.503 euro) per consentire di sostenere gli oneri per organizzare il flusso sui lungomare e la fruizione delle spiagge libere e per garantire il rispetto del distanziamento sociale, la presenza di servizi igienici e di pulizia, la regolamentazione degli accessi, la sicurezza in mare e il servizio di salvataggio, siano spese nel migliore dei modi per assicurare un servizio pubblico essenziale, efficace e dignitoso per tutti. Legambiente, autorevole autore di un Rapporto Annuale sullo stato delle Spiagge Italiane, si è proposta in tutta Italia per affiancare le Amministrazioni locali nella predisposizione di un piano di gestione delle spiagge libere per affrontare al meglio una stagione che sarà improntata alla logica di distanziamento sociale e sicurezza sanitaria definendo una serie di criteri e misure auspicabili per la corretta gestione e fruizione delle spiagge libere considerando il valore del carico antropico per ciascuna spiaggia: 1) la realizzazione di materiale informativo con le disposizioni da adottare (rispetto distanza fra ombrelloni o asciugamani, utilizzo dispositivi sanitari, …) e l’adeguata distribuzione con spiegazioni alla cittadinanza e ai turisti; 2) la previsione, accanto alle misure prettamente sanitarie, anche di indicazioni di carattere ambientale, come ad esempio distribuire nella circostanza sacchetti per il recupero della plastica abbandonata in spiaggia o informazioni per l’eventuale individuazione di tracce di ovo-deposizione di tartarughe marine; 3) la predisposizione di luoghi di sanificazione in prossimità delle spiagge (serbatoi con acqua e disinfettante) ad uso esclusivamente umano; 4) il divieto assoluto di inutili interventi di ‘sanificazione’ della battigia (sabbia) con prodotti chimici, la cui efficacia è stata già smentita da illustri virologi; 5) la definizione di adeguati piani di mobilità con aree di parcheggio controllate e a numero chiuso che filtrino e regolamentino il flusso di bagnanti alle spiagge, con particolare attenzione alla mobilità ciclistica (ciclabili temporanee, stalli sorvegliati per bici…); 6) l’individuazione di una task force dedicata, anche su base volontaria, cui affidare il controllo delle presenze in spiaggia che collaborano con le forze dell’ordine per eventualmente vietare l’ingresso alle spiagge; 7) l’adozione in alcune situazioni di pratiche di delimitazione e prenotazione degli spazi alla stregua di quanto fatto in altre situazioni facendo ricorso ad APP di prenotazione, in modo da suggerire ai cittadini e ai turisti delle alternative alla spiaggia, in periodi di particolare affollamento, incentivando l’utilizzo dei siti internet comunali anche per centralizzare le informazioni sull’affollamento delle singole spiagge libere, per permettere, nei limiti del possibile, all’utenza una migliore distribuzione sui tratti di spiaggia libera; 8) l’installazione dei cestini per la raccolta differenziata, da svuotare ogni sera o di primo mattino; 9) la strutturazione di punti diffusi per la raccolta dei materiali sanitari monouso o a rischio abbandono; 10) l’obbligo del rispetto, laddove esiste, delle regole Plastic Free con utilizzo di prodotti compostabili e biodegradabili, visto il possibile aumento, con l’emergenza sanitaria, del monouso da asporto.

Qui a Terracina, che ricordiamo è una delle nove Bandiere Blu del Lazio e Località 3 vele di Legambiente, dobbiamo però ancora comprendere quante sono le spiagge libere visto che il dato parrebbe essere comunque inferiore al 50% previsto dal Regolamento Regionale n.19/2016 e non sarebbero rispettati gli ambiti omogenei, con una distribuzione dei tratti liberi decisamente non adeguata, visto che la maggior parte di queste spiagge ‘libere’ sono di fatto davanti a residence e campeggi e quindi purtroppo difficilmente accessibili in concreto, per non parlare poi della esistenza di parcheggi, di accesso disabili o degli stalli per il parcheggio delle bici. Per fare chiarezza su questo e altri punti, consideriamo di effettuare un accesso civico generalizzato agli atti, anche in base al principio di trasparenza delle PA (D.Lgs. 150 del 2009), per conoscere ufficialmente quante sono le concessioni e le convenzioni rilasciate dal comune di Terracina e i metri lineari di linea di costa realmente assegnati in concessione, quelli in convenzione e quelli realmente liberi, in modo da avere contezza delle spiagge libere effettivamente rimaste, affinché siano, analogamente alle spiagge in concessione, chiaramente individuabili dalla cittadinanza e dai turisti.

‘Le spiagge libere non si toccano, è qui che va garantito in primo luogo l’eventuale distanziamento sociale necessario, con il libero accesso al mare e con una fruizione rispettosa dell’ambiente e delle attuali norme sanitarie’ dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio. ‘Per questo abbiamo detto no con il webblitz e lo ribadiamo con il flash mob ‘Giù le mani dalle spiagge libere’ di venerdì 5 giugno a Terracina, a tutti quegli Amministratori che stanno ipotizzando ampliamenti delle concessioni per allargare gli ombrelloni in affitto a discapito del mare libero, o che addirittura permettono una gestione privata delle spiagge libere o peggio prevedono di chiudere gli accessi alle spiagge libere per mancanza di risorse’ dichiara Scacchi. ‘Pensare di cedere a privati spazi di litorale libero in cambio di sorveglianza e controllo delle regole o, addirittura, ipotizzare la chiusura delle spiagge libere perché non si è in grado di assicurarne una corretta fruizione, sarebbe una resa, una presa d’atto che il pubblico non è in grado di gestire il bene comune. È questo invece paradossalmente il momento perché i Comuni ritrovino quel rapporto di confidenza con il proprio territorio, si riapproprino di luoghi troppo spesso dati per scontati e abbandonati a una fruizione estemporanea e senza regole’ dichiara Sebastiano Venneri, Responsabile Dipartimento Turismo di Legambiente Nazionale. ‘Il Coordinamento Nazionale Mare Libero aderisce e sostiene l’iniziativa del Circolo Legambiente Terracina, per ribadire con forza la necessità di tutelare e difendere le Spiagge Libere, specialmente in una stagione balneare delicata e complessa come quella attuale. La condivisione rispetto alle proposte elaborate è totale e assoluta, sposando un approccio che tenga insieme la necessità di garantire la parità nell’accesso all’arenile e la primitiva esigenza che la fruizione delle spiagge avvenga nel massimo rispetto della Natura’ dichiara Agostino Biondo, Segretario Coordinamento Nazionale Mare Libero. ‘Alcuni Comuni costieri già hanno fatto presente di non avere sufficienti risorse per controllare il rispetto del distanziamento lungo chilometri di sabbia, altri come il Comune di San Felice addirittura emettono ordinanze che vietano la balneazione nelle spiagge libere, e nel caso di Terracina, si procede ad emettere un avviso pubblico, pubblicato il 21 maggio scorso, che di fatto apre ai privati, i quali, in cambio della possibilità di noleggiare lettini e ombrellini, dovranno preoccuparsi, non solo della normale manutenzione delle spiagge libere o dell’assistenza e del salvataggio, ma anche di far rispettare l’obbligo della prenotazione e del distanziamento sociale. Ma noi come Legambiente, oltre ad offrire il nostro supporto per una corretta pianificazione e gestione delle spiagge libere, vogliamo chiarezza dalla Amministrazione Comunale sulla effettiva distribuzione e modalità di accesso dei tratti di spiaggia libera (una recente dichiarazione dell’Assessore al Demanio citava genericamente ben 40 tratti di spiaggia libera!) e pretendiamo che sia reso pubblico il dettaglio dei tratti di spiaggia libera e la loro distribuzione e tutti i servizi di accesso, affinché analogamente alle spiagge in concessione, siano chiaramente individuabili dalla cittadinanza e dai turisti ma soprattutto vogliamo che l’Amministrazione gestisca in proprio i tratti liberi, garantendo gli accessi e i servizi a prezzo calmierato, soprattutto in una fase di crisi economica come è questa. Inoltre vogliamo la rendicontazione dell’utilizzo nel dettaglio, euro per euro, dei fondi regionali distribuiti per la corretta gestione e fruizione delle spiagge libere, che ammontano per Terracina a 230.503 euro o di eventuali ulteriori fondi necessari, e continueremo a vigilare per ottenere una gestione sempre più sostenibile dei litorali, un impatto zero in termini ambientali dell’afflusso turistico, e la costante riqualificazione delle aree ambientalmente degradate. Per questo invitiamo tutta la cittadinanza e i turisti ad aderire al Flash Mob – Giu’ le Mani dalle Spiagge Libere, organizzato dal Circolo, Legambiente Lazio con il patrocinio e prezioso supporto del Coordinamento Nazionale Mare Libero, di venerdì prossimo ore 18 presso la spiaggia libera davanti alla ex-Proinfanzia su Viale Circe (tra via Calabria e Via Basilicata), presidio autorizzato dalla Questura e dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera e che si svolgerà nel pieno rispetto delle regole del distanziamento sociale e dell’uso di DPI dettate dalla emergenza COVID19. Ognuno porterà un cartello con scritto ‘Giù le mani dalle spiagge libere’ dichiara Anna Giannetti, Presidente Circolo Terracina ‘Pisco Montano’, Consigliere Nazionale e Membro del Direttivo Regionale di Legambiente”.
Così in una nota Circolo Legambiente Terracina Pisco Montano

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