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Domenica, 28 Aprile 2024
Salute

“Ottobre Rosa 2022” la battaglia al tumore al seno passa attraverso la prevenzione

Cerimonia di chiusura della campana promossa ogni anno dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori

C’è stata quota mattina la conferenza di  chiusura della campagna Ottobre Rosa, promossa come ogni anno in questo mese a livello nazionale dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori per sottolineare l'importanza della prevenzione nella battaglia contro il tumore alla mammella. 

La mattinata si è svolta presso la Facoltà di Farmacia e Medicina Università Sapienza Polo Pontin ed è stata un'occasione di confronto e tra accademici, medici, docenti, autorità locali e il mondo del volontariato per affrontare il tema del tumore a 360°, valutandone l'impatto sociale ed economico, oltre che l'analisi dei dati e i progressi in campo scientifico. “E' anche grazie a campagne come questa che il cancro oggi fa meno paura – ha esordito il prefetto di Latina Maurizio Falco – e le Istituzioni non devono usare la scienza come strumento politico, ma è nostro dovere metterci al servizio dei medici, investendo soprattutto nelle nuove generazioni, per dare loro la possibilità di diventare qualcuno domani”.

Nell'aula dove si è svolta la cerimonia erano presenti moltissimi studenti della Facoltà di Farmacia e Medicina ed è soprattutto a loro che si sono rivolti i relatori. Una su tutti, la presidente della Lilt di Latina Nicoletta D'Erme che ha rivolto un invito ufficiale ai giovani studenti a conoscere da vicino le attività dell’associazione, ricordando tutte le iniziative messe in campo. “Noi lavoriamo sul campo, in mezzo alle persone, dialoghiamo con le istituzioni locali, nelle scuole, come il progetto pilota che partirà da Cisterna la prossima settimana nelle elementari e che avrà come obiettivo quello di insegnare la prevenzione attraverso un gioco; continuiamo anche quest'anno con degli appuntamenti negli Istituti superiori per parlare ai ragazzi di prevenzione oncologica; abbiamo iniziato, e lo potenzieremo nel 2023, un progetto di welfare aziendale per parlare di prevenzione e corretti stili di vita nelle aziende; portiamo avanti, grazie alla collaborazioni di tanti medici volontari, gli ambulatori di senologia, dermatologia, neurologia, psiconcologia, nutrizione; abbiamo i ragazzi di Giocare in Corsia che fanno animazione nel reparto di pediatria. Per chi volesse avvicinarsi al mondo del volontariato – ha concluso - partiranno a breve delle scuole di alta formazione del volontariato a livello regionale”.

Una menzione a parte va fatta per il progetto “Ascoltami”, che è partito come una progetto pilota della Lilt pontina per dare supporto psicologico ai figli delle donne malate di tumore e che adesso, visti gli ottimi risultati, è stato elaborato e potenziato dalla Asl di Latina che lo ha preso in carico per renderlo un progetto stabile.

Comun denominatore di tutti gli interventi è stato il concetto di sinergia, poiché “è grazie alla collaborazione di tutti se possiamo sperare di vincere la lotta al tumore al seno” come ha sottolineato l' assessora regionale Pari Opportunità Enrica Onorati e ha ribadito il preside della Facoltà di Farmacia e Medicina Università Sapienza - Roma Carlo Della Rocca. “A Latina la cooperazione tra Università, ospedale, Asl, Sapienza, mondo del volontariato è tangibile ed è una ricchezza e una risorsa che ben poche realtà possono vantare”. Di eccellenza pontina ha parlato anche il professor Claudio Di Cristofano Pres. del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico CCLE Università Sapienza - Polo Pontino riferendosi in particolare alla Breast Unit, dove gli studenti trascorrono buona parte del percorso formativo. Molto più tecnico l'intervento della professoressa Elena De Falco del dipartimento Scienze e Biotecnologie Medico Chirurgiche che ha parlato di come siano sempre più diffuse alcune tipologie di tumore particolarmente mutevoli che colpiscono in particolare le donne più giovani e che richiedono quindi un medicina predittiva in grado di studiare non solo il tumore ma anche quello che crea. Le nuove tecnologie in questo sono di grande aiuto, come ha spiegato il professor Roberto Rizzi del dipartimento Scienze e Biotecnologie Medico Chirurgiche: “grazie all'uso delle stampanti 3D ad esempio oggi possiamo può ricreare un ambiente tumorale specifico e somministrare il farmaco adatto, in modo che non risulti tossico per quel determinato paziente”. Da qui la richiesta di un hub di accelerazione di terapie personalizzate che permetta, in collaborazione con la Breast Unit della Asl di Latina, di trattare ogni persona con una terapia specifica, studiata su misura, per garantire, come ha sottolineato il professor Fabio Ricci, direttore Breast Unit della Asl di Latina “non il massimo tollerabile ma il minimo sopportabile”.

A concludere la conferenza la direttrice della Asl di Latina Silvia Cavalli che ha specificato come “nello stesso Pnrr sia specificato che è fondamentale investire sulla prevenzione per mantenere la popolazione sana, ed è qui che è importante partire, dalla condivisione di questo obiettivo. A noi spetta fare sistema, organizzare tutte le risorse perché possano funzionare al meglio. In tutto questo, il volontariato è un valore aggiunto, una grande presenza, e la Lilt è sicuramente un punto di riferimento”.

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