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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Formia

Acqua torbida e rifiuti in mare a Vindicio, P2G: “Nessun collegamento con l’allevamento ittico”

La replica della società alla nota dell'amministrazione comunale in seguito all'episodio che si è verificato sul lungomare di Formia la scorsa settimana: "il rapporto causale tra l'inquinamento riscontrato e l'attività di allevamento ittico non può essere dimostrata in alcun modo"

Nessun coinvolgimento della P2G (Piscicoltura del Golfo di Gaeta Soc. Coop. Agricola)”: questa la presa di posizione della società in seguito all’episodio che la scorsa settimana si è verificato sul lungomare di Vindicio a Formia. 

Una scia di rifiuti accompagnata da acqua torbida erano apparse sul bagnasciuga del tratto di mare; una situazione che ha sollevato preoccupazioni tra i cittadini e gli operatori balneari, alcuni dei quali avevano puntato il dito contro contro gli allevamenti di itticoltura "attribuendo il fenomeno all’attività di pulitura delle vasche” e in seguito alla quale era intervenuta anche l’amministrazione comunale. 

Non abbiamo elementi definitivi che ci consentano di attribuire il fenomeno agli allevamenti di pesci. Gli esami di laboratorio chiariranno tanti aspetti”  aveva dichiarato il Sindaco Bartolomeo, non facendo il nome dell’allevamento, ricordando come del caso già in passato se ne fosse occupato l’assessore Manzo che, già prima dell’episodio di Vindicio, aveva inviato una lettera alla Regione per chiedere “l’adeguamento degli impianti di depurazione e lo spostamento off-shore delle vasche di itticoltura, esattamente ciò che prevede la delibera regionale del Golfo Area Sensibile”. 

Sulla questione, ora, è intervenuta anche la società P2G, unica società che gestisce un allevamento di pesce al largo del Golfo di Gaeta, che definisce “infondato il rapporto causale” tra l’episodio di Vindicio e “l’attività di allevamento ittico”. 

“La notizia è del tutto priva di fondamento - scrive - ed il rapporto causale tra l’inquinamento riscontrato e l’attività di allevamento ittico non può essere dimostrata in alcun modo. 

L’allevamento ittico - prosegue - non produce alcun tipo di rifiuto con l’unica eccezione delle deiezioni dei pesci che però, disperdendosi, costituiscono nutriente per la flora marina - microalghe in particolare - che rappresentano a loro volta il nutrimento principale dei mitili (creando di conseguenza un ‘circolo vizioso’). 

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