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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Due infermieri aggrediti al pronto soccorso dell’ospedale Goretti di Latina

L’intervento della Fp Cgil che ha espresso solidarietà e vicinanza ai lavoratori: “Questo è un problema serio e complesso; serve impegno collettivo per garantire la sicurezza del personale sanitario e dei pazienti”

Due infermieri sono stati aggrediti al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. E’ accaduto nella mattinata di ieri, giovedì 22 giugno; i due sanitari in servizio presso la sala rossa hanno riportato lesioni che sono state giudicate guaribili in 7 e 10 giorni. 

Protagonista un uomo di 45 anni che, in stato di alterazione psichica, ha afferrato l’asta che viene utilizzata per le flebo colpendo i due sanitari. Secondo quanto appreso nella mattinata di ieri il paziente, che si trovava nella sala rossa, si è allontanato dall’ospedale; ritrovato è stato riportato da una ambulanza presso il nosocomio dove ha dato in escandescenza. Per riportare la calma si è reso necessario anche l’intervento dei carabinieri. 

Sull’aggressione è intervenuta oggi anche Fp Cgil che ha espresso solidarietà e vicinanza ai lavoratori aggrediti. “Questo episodio dimostra quanto le aggressioni nei pronto soccorso siano un problema serio e complesso, che pertanto richiedono un impegno collettivo per prevenirle e affrontarle, garantendo la sicurezza del personale sanitario e dei pazienti e preservando l'integrità dei servizi di emergenza” dichiara il sindacato in una nota. 

“Senza gli investimenti sul personale, sulle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali, su una tangibile ed efficace medicina territoriale, e soprattutto senza una loro vera integrazione, i cittadini si recheranno sempre al pronto soccorso che diventa il filtro per tutta la domanda di sanità. In un sistema sanitario dove il personale lavora con il contratto scaduto, sotto pressione e spesso sotto organico, viene additato addirittura come colui che ha generato il problema anziché come colui che ci assiste e si prende cura della nostra salute.

Il pronto soccorso dovrebbe disporre di idonei locali in cui far confluire utenti esagitati o potenzialmente pericolosi - prosegue la Fp Cgil -. Non è  possibile continuare a gestire le criticità in un regime di promiscuità mettendo a rischio lavoratori e utenti. È urgente attivare tutte le misure necessarie per far operare in sicurezza i lavoratori”.

Da qui l’appello alla direzione strategica della Asl di Latina che per il sindacato “deve fare di tutto affinché non avvengano più le aggressioni al personale sanitario. Di concerto con le istituzioni, Prefettura e Questura, bisogna intervenire per prevenire questi incidenti. Non possiamo più aspettare, c’è bisogno di soluzioni immediate per eliminare il problema delle aggressioni al personale sanitario”.

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