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Cronaca Terracina

Aggressioni alla figlia: madre violenta finisce ai domiciliari. L’ordinanza del giudice

La donna di 49 anni era stata arrestata a Terracina il mese scorso dopo aver aggredito nuovamente e picchiato la ragazza di 29 anni. La polizia esegue il provvedimento del Gip

Arresti domiciliari per la donna di 49 anni di Terracina finita in manette lo scorso mese dopo l’ennesima aggressione nei confronti della figlia. 

Nella giornata di ieri, gli agenti del locale Commissariato hanno dato esecuzione all'ordinanza che dispone la misura cautelare della custodia degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario nei confronti della donna considerata responsabile di lesioni personali aggravate ed esercizio arbitrario con violenza alle persone. 

L’arresto del 19 dicembre

Come ricostruito dalla polizia, la 49enne, in fase di separazione dal marito, negli ultimi mesi si era resa responsabile di svariate aggressioni soprattutto nei confronti della figlia 29enne; ad agosto il Tribunale di Latina aveva disposto nei suoi confronti l’allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento ai congiunti. Divieto che la donna non ha rispettato rendendosi protagonista di altre aggressioni, ultima quella del 19 dicembre scorso quando era stata arrestata dagli agenti del Commissariato intervenuti dopo la segnalazione dell’ex marito che poco prima aveva cercato di fermarla mentre aggrediva e picchiava la figlia.  

In quella circostanza dopo si era introdotta nelle pertinenze dell’abitazione - in cui non poteva entrare in base a quanto stabilito dalla misura cautelare- si era scagliata con violenza sulla figlia lasciandola a terra dolorante. Gli agenti della Volante subito intervenuti erano riusciti a rintracciare la donna che nel frattempo si era nascosta aspettando il momento giusto per allontanarsi. 

L’ordinanza del giudice

L’ordinanza, si legge in un nota della Questura, “ripercorrendone le condotte antigiuridiche, ne rileva esigenze cautelari, che sussistono per il pericolo di reiterazione dei reati, peraltro già verificatisi, nonché una inclinazione alla violenza che denota una scarsa attitudine all’autocontrollo”. 

La donna, dopo le formalità di rito, è stata ristretta all’interno della propria abitazione da cui le è fatto assoluto divieto di allontanarsi se non con autorizzazione concessa dal giudice.

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