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Cronaca

Un bicchiere dietro l’altro, più della metà dei giovani fa il binge drinking

E' quanto emerge dallo studio "Alcol e giovani" che ha coinvolto 2700 ragazzi tra 14 ed i 19 anni a Roma, Latina e Frosinone. Il 60% di loro fanno il binge drinking, bevono un bicchiere dietro l'altro in poco tempo, un terzo fuma

Più della metà dei giovani sotto i 20 nel Lazio dichiara di praticare il “binge drinking”, il fenomeno diffuso sempre di più tra i ragazzi che consiste nel bere un drink dietro l’altro in un intervallo di tempo minimo.

E’ uno dei, preoccupanti, dati che emergono dallo studio “Alcol e giovani” elaborato Fondazione Italiana Ricerca in Epatologia (FIRE - Onlus) sull'impatto dell'alcol negli adolescenti nella regione Lazio. Uno studio, reso possibile grazie al contributo della Fondazione Roma, da sempre attiva nel settore della Sanità e della ricerca scientifica, per analizzare lo stile di vita, l'assetto psicologico e il consumo di bevande tra i giovani che ha visto coinvolto un campione di 2700 ragazzi iscritti ai Licei di Roma, Frosinone e Latina di età compresa tra i 14 ed i 19 anni

Una ricerca che ha fatto emergere numeri preoccupanti sullo stile di vita dei ragazzi: il 60% dei giovani sotto i 20 anni, infatti, praticano il “binge drinking”, il 30% fuma e il 12,5% fa uso congiunto di alcol, fumo e altre sostanze

"I dati emersi dallo studio danno un quadro ben preciso della situazione dei nostri adolescenti - spiega Antonio Gasbarrini, Professore di Gastroenterologia 'Università Cattolica del Sacro Cuore' di Roma -: lo stile di vita è ad alto rischio, cattiva alimentazione da una parte e tendenza a bere troppo e in maniera concentrata. Si sta verificando un drammatico incremento del 'binge drinking', vere e proprie "abbuffate alcoliche" in un intervallo di tempo minimo, spesso un'unica serata, con lo scopo di ottenere un'ubriacatura immediata nonché la perdita di controllo.

Dallo studio emerge come la modalità "binge drinking" rappresenti un fattore di rischio importantissimo per lo sviluppo sia di problemi alcol-correlati che di alcol-dipendenza. E' vero che sono ancora giovani, ma inculcare oggi nei nostri adolescenti un corretto stile di vita, è la sicurezza che domani non sia un calvario verso una vita di sofferenza e malattia”.

Una parte fondamentale dello Studio è stata poi riservata alla valutazione degli stili di vita, delle abitudini alimentari e delle conoscenze nutrizionali, allo scopo di prevenire malattie croniche sempre più diffuse nei Paesi industrializzati (obesità, diabete, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore). Da quanto emerge dalla ricerca, infatti, il 60 % degli intervistati non è informato sulle proporzioni di cibo raccomandate (carboidrati, grassi, proteine) nella dieta, non ha conoscenze adeguate sul contenuto di grassi negli alimenti, non sa indicare correttamente le proporzioni di frutta e verdura che è consigliato consumare giornalmente e poco al corrente sul ruolo della fibra e gli alimenti che la contengono.

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