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Cronaca Sezze / Via Umberto I

Anziana aggredita, picchiata e rapinata in casa a Sezze, catturati i due autori

Nelle scorse ore la svolta che ha portato ad un giovane di 23 anni di origini marocchine e ad un 58enne di nazionalità romena nella cui abitazione sono state trovate armi e droga. La violenta rapina in casa dell'88enne il 21 giugno scorso

Sono stati catturati dai carabinieri i due presunti responsabili della violenta rapina ad un’anziana di Sezze messa a segno lo scorso martedì 21 giugno. 

Si tratta di un giovane di origini marocchine di 23 anni e di un uomo di nazionalità romena di 58 anni. Ai due i carabinieri sono arrivati al termine di indagini lampo; entrambi devono rispondere dell’aggressione e del sequestro di persona a scopo di rapina della donna di 88 anni. 

La svolta nelle indagini nelle scorse ore quando, a conclusione di ininterrotta attività d’indagine, corroborata da investigazioni anche di natura tecnica e attraverso servizi di osservazione, controllo e pedinamento, i carabinieri hanno sottoposto i due a fermo di indiziato di delitto. 

Fondamentali si sono rivelate anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Il più giovane dei due è stato riconosciuto da uno dei carabinieri della stazione di Sezze per un particolare del volto, ed è stato fermato nella serata di ieri dopo che, dal giorno dell’efferata rapina, si era reso irreperibile; il 58enne è stato fermato invece nella notte. 

I FATTI - La violenta rapina nella tarda mattinata di martedì scorso; la chiamata al 112 da parte di alcuni cittadini è arrivata intorno alle 13.30. Al loro arrivo in casa dell’anziana, nella centrale via Umberto I a Sezze, i carabinieri hanno rinvenuto la donna sul pavimento, con mani e piedi legati, parzialmente imbavagliata e con il volto tumefatto. Soccorsa dai sanitari del 118 è trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Goretti di Latina, per le cure del caso. Diverse le fratture al volto che ha riportato; oggi è ancora ricoverata al San Camillo di Roma. 

I rilievi tecnici eseguiti nell’immediatezza, da parte del personale Nucleo Investigativo del Reparto Operativo - Comando Provinciale di Latina, hanno subito permesso di appurare che i due individui, con volto parzialmente travisato da berretto e occhiali da sole, avevano sorpreso la donna all’interno della propria abitazione, aggredendola per poi poi rapinarla.

ARMI E DROGA SEQUESTRATe - Durante le perquisizioni dei carabinieri sono stati rinvenuti i vestiti indossati dai due durante la rapina, e non solo. In casa del 58enne romeno a Roccagorga, che al momento dell’arrivo dei carabinieri ha tentato di aggredirli con un machete, sono state trovate anche armi e droga. Per questo l’uomo dovrà rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale, produzione di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi da sparo clandestine e relativo munizionamento. 

In particolare nella sua abitazione è stata scoperta una stanza adibita a serra in cui era stato allestito un sistema di areazione temporizzato e di controllo della temperatura e dell’umidità, con numerose lampade, che climatizzavano una piantagione di marijuana composta da 25 piante di una lunghezza compresa tra i 45 e gli 80 centimetri. 

Sono stati anche trovati e sottoposti a sequestro, un macete di 49 centimetri, con cui l’uomo aveva tentato di aggredire i carabinieri, una pistola a tamburo marca “me.magnum” cal. 38 – 9mm, modificata e priva di matricola, e 8 cartucce calibro 9 marca “waltherk”; una balestra in legno lunga 70 centimetri, che lil 58enne deteneva nei pressi della porta della camera da letto, una carabina ad aria compressa calibro 4,5 marca “gamo”, modello “pat pending”, matricola 04-1c-692631-06 e relativi piombini e due passamontagna di colore nero e numerosi attrezzi da scasso. Rinvenuti anche preziosi, orologi e altri oggetti che potrebbero risultare la refurtiva di altri furti o rapine. Le indagini da parte dei carabinieri sono ancora in corso

Il 58enne arrestato è stato trasferito presso locale casa circondariale mentre il 23enne fermato è stato associato presso il proprio domicilio a disposizione dell’autorità inquirente. 

I COMMENTI - “Si tratta di un ottimo risultato frutto del coordinamento e della collaborazione tra i vari reparti - hanno commentato dal comando provinciale dei carabinieri nel corso della conferenza stampa di questa mattina -; importante è stata la risposta data immediatamente dell’Arma. Questi sono i reati che creano il maggior allarme sociale tra i cittadini e il fatto che in breve tempo siano stati individuati i responsabili è un segnale importante”. 

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