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Cronaca Ponza

Raccolta e smaltimento rifiuti, 4 arresti e 11 denunce a Ponza

Provvedimenti nei confronti dei dirigenti della società che gestisce il servizio. Rifiuti anche interrati sull'isola; sequestrati beni per 3,5 milioni

È di quattro arresti, 11 denunce e un sequestro di beni per 3,5 milioni di euro, il bilancio di un’operazione dei finanzieri del gruppo di Formia che arriva al termine di un’indagine durata due anni e riguarda il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Ponza.

Ad essere arrestati, in esecuzione di ordinanze di misura cautelare emesse dal Gip del tribunale di Latina la dottoressa Mara Mattioli su richiesta del sostituto procuratore il dottor Giuseppe Miliano, l’amministratore delegato e tre dirigenti della società aggiudicataria del servizio della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani sull’isola pontina; mentre sono poi 11 le persone denunciate tra cui 9 ricoprenti vari incarichi nell’ambito della precedente amministrazione comunale e 2 membri di commissione di gara.

I reati contestati sono a vario titolo quelli di concorso in frode in pubblica fornitura e truffa ai danni dello stato, abuso d’ufficio e turbativa d’asta.

I provvedimenti, come detto, arrivano al termine di una lunga, complessa e articolata indagine durata circa due anni e “traggono origine dalle anomalie riscontrate nella procedura di aggiudicazione della gara e nella fase di affidamento del servizio, ma soprattutto dall’analisi dell’irregolare e fraudolenta esecuzione del servizio nel comune dell’isola pontina, con particolare riferimento alla raccolta differenziata, per gli anni dal 2009 al 2011” spiegano dalla guardia di finanza.

Le indagini delle fiamme gialle di Formia hanno permesso di accertare che il servizio di fatto non veniva eseguito secondo gli aspetti stabiliti nel contratto, ed è inoltre emerso che “con la compiacenza di amministratori pubblici e funzionari dell’ente, la società appaltatrice aveva percepito, a fronte dell’ingannevole documentazione contabile presentata e attestante la regolare esecuzione del servizio svolto, illegittime liquidazioni di pagamento”.

Tra le violazioni più significative, a cui si è arrivati anche grazie a particolari e sofisticati sistemi d’indagine sono state rivelate la mancata raccolta della differenziata, la disonesta miscelazione della stessa con quella indifferenziata, l’omessa pulizia delle strade, il mancato impiego di uomini e mezzi come da capitolato fino ad arrivare all’illecito smaltimento con il contestuale sotterramento dei rifiuti in alcune località dell’isola.

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