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Cronaca Ventotene

Appalti pilotati a Ventotene, la decisione del Tribunale del Riesame: tutti liberi

Il 23 maggio erano finiti ai domiciliari l'ex sindaco Assenso, l'ex assessore Daniele Coraggio e il tecnico comunale Pasquale Romano, oltre agli imprenditori Santomauro e Langella

Tornano in libertà i cinque, tra ex amministratori, tecnici e imprenditori, arrestati il 23 maggio scorso a Ventotene nell’ambito di un’operazione della Guardia di Finanza su presunti appalti truccati. 

Questa la decisione del Tribunale del Riesame di Roma, che ha accolto il ricorso presentato dai legali dei cinque arrestati e fatto cadere l’accusa di associazione per delinquere.

Ai domiciliari tre settimane fa erano finiti l’ex sindaco Giuseppe Assenso, Pasquale Romano, capo dell’Area Tecnica del Comune e Daniele Coraggio, ex consigliere comunale e poi assessore all’Ambiente, Cultura e Turismo, insieme agli imprenditori Claudio Santomauro e Antonio Langella. 

Disposta per Coraggio Santomauro e Langella la misura interdittiva che vieta di contrattare con la pubblica amministrazione. 

Al centro dell’indagine una serie di procedure di gara che secondo l’accusa sarebbero state indette solo formalmente, perché in realtà gli affidamenti di opere e servizi erano già stati decisi e ricadevano su imprese e aziende considerate “amiche”, con il ricorso al voto di scambio per favorire nelle competizioni elettorali gli esponenti politici compiacenti. 

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