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Cronaca Aprilia

Aprilia: morì cadendo con lo scooter per una buca, Comune condannato in Cassazione

Il 15enne Daniele Giovannoni era deceduto nell'agosto 2005. Per i giudici la causa era il manto stradale dissestato

La Corte di Cassazione in sede penale ha confermato le condanne a carico di Luciano Giovannini e del Comune di Aprilia, ritenuti responsabili civili per la morte di Daniele Giovannoni, il ragazzo di 16 anni deceduto il 30 agosto 2005 dopo essere caduto dallo scooter a causa del dissesto del manto stradale di via Toscanini di Aprilia.

Nel processo di primo grado il  giudice della seconda sezione civile del Tribunale di Latina aveva condannato l’amministrazione ad un risarcimento di un milione di euro nei confronti dei familiari del ragazzo sottolineando l’assoluta mancanza di sicurezza della strada dove non era presente segnaletica orizzontale o verticale indicante lo situazione di pericolo, elementi confermati peraltro anche dalle perizie. Ora la conferma delle responsabilità per la cattiva manutenzione di vai Toscanini e per la morte del ragazzo.

“Questa storica sentenza – sottolinea l’avvocato della famiglia Ezio Bonanni - mette la parola fine all’ostinato tentativo degli imputati di sfuggire alle loro responsabilità per la morte del giovane e afferma il principio di diritto che in caso di negligenza del dirigente responsabile del Comune, titolare della strada, sussiste la responsabilità dell’ente, titolare della strada, sia per omicidio colposo in caso di morte, che di lesioni colpose in caso di danni alla salute, non mortali, e quindi anche del risarcimento dei danni”.

Nonostante il reato, visti i tempi lunghi, si sia prescritto dal punto di vista penale, la responsabilità civile viene invece confermata in toto. La Corte di Cassazione, al termine della Camera di Consiglio, ha infatti dichiarato inammissibili e rigettato i ricorsi. Ora la vicenda si trasferisce in sede civile per l’integrale risarcimento di tutti i danni.

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