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Cronaca Aprilia

Bombe e mazze allo stadio, ultras in libertà: processo a settembre

Al termine del rito per direttissima convalidati gli arresti per gli 8 tifosi della Salernitana che sono stati rimessi in libertà in attesa del processo

È stato convalidato l’arresto ma sono stati rimessi in libertà in attesa del processo di settembre gli otto ultras della Salernitana che nel pomeriggio di ieri sono stati arrestati all'esterno dello stadio Quinto Ricci al termine della partita dei campani contro l’Aprilia valido per il girone B di II Divisione.

Nel pomeriggio di oggi, infatti, si è tenuto il processo per direttissima nei confronti degli otto tifosi fermati.

Al termine della partita gli ultras erano stati controllati dal personale Commissariato di polizia di Cisterna e del IV reparto mobile di Napoli e, durante la perquisizione al pulmino a 9 posti su cui viaggiavano, era stato rinvenuto un vero e proprio arsenale composto da 7 bombe carta, caschi da moto, mazze da baseball e manici da piccone, numerosi bengala, fumogeni e razzi da segnalazione per imbarcazioni, il tutto in previsione di scontri con le forze dell’ordine o, più probabilmente, con altre tifoserie.

Dei nove fermati, otto sono stati tratti in arresto in base sulla tutela della correttezza dello svolgimento delle manifestazioni sportive ed un minore di anni 18 è stato denunciato in stato di libertà al Tribunale dei minorenni.

Al termine del processo per direttissima di oggi, il giudice Lorenzo Ferri del tribunale di Latina, nel convalidare l’arresto per gli otto ultras, li ha rimessi in libertà in attesa della definizione del processo, fissato per il prossimo 23 settembre. Per loro il divieto per tre anni di accedere nel raggio di tre chilometri ai luoghi ove si svolgono competizioni sportive .

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