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Cronaca

Maltrattamenti e violenze sui familiari, lunedì l'interrogatorio dell'assassino di Lucky

L'uomo si trova in carcere a Latina dal giorno del suo arresto. Emergono altri particolari dalle pagine dell'ordinanza

Sarà interrogato dal gip del tribunale di Latina lunedì mattina Luigi S., il pensionato di 69 anni arrestato giovedì dai carbinieri del gruppo forestale di Latina, responsabile dell'uccisione del cane Lucky e accusato anche di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e atti osceni. L'uomo è assistito dall'avvocato Giovanni Codastefano e deve rispondere di pesanti accuse.

A ricostruire il complesso quadro familiare sono stati i carabinieri forestali che hanno indagato per la morte dell'animale, scoprendo che a gettare Lucky nel cassonetto, quando era agonizzante, era stato in realtà il figlio, costretto dall'uomo a disfarsi del cane che lui aveva picchiato. Dalle pagine di ordinanza firmate dal gip emergono inoltre particolari inquietanti, come i messaggi a sfondo sessuale che l'uomo inviava via whatsapp alla nipote, figlia della moglie, in cui chiedeva esplicitamente prestazioni sessuali. 

La moglie ha inoltre ricostruito il clima di violenza in casa, le pesanti ingiurie che le rivolgeva il marito, i rapporti sessuali ai quali era costretta contro la sua volontà per evitare conseguenze peggiori. Nella stessa ordinanza il giudice del tribunale di Latina Pierpaolo Bortone fa inoltre riferimento al carattere violento e fuori controllo dell'indagato, motivando le esigenze cautelari in carcere con il concreto pericolo di reiterazione del reato.

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