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Cronaca Sabaudia

"Il presidente del Coni ritiri l'appoggio a Sabaudia per la Coppa del Mondo di canottaggio"

Lo chiede l'associazione Luca Coscioni. Una richiesta scaturita dalla battaglia contro le barriere architettoniche e dalla sentenza che ha condannato il Comune per non aver reso le spiagge accessibili ai disabili

"Sorprende il pieno sostegno che il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha inteso esprimere alla candidatura di Sabaudia, rinomata località balneare in provincia di Latina, ad ospitare, nell'aprile 2020, una prova di Coppa del Mondo di canottaggio. Troviamo inopportuno, infatti, che il CONI sponsorizzi il proprio appoggio ad una città che non più tardi di qualche settimana fa - a seguito di un ricorso curato dall'Associazione Luca Coscioni -  è stata condannata da un Tribunale civile per condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità dal momento che impedisce a questi ultimi di accedere alle spiagge e al mare a causa della presenza delle barriere architettoniche". Lo affermano Filomena Gallo e Alessandro Gerardi, rispettivamente segretario e consigliere generale dell'Associazione Luca Coscioni. 

Spiaggia inaccessibile ai disabili: condannato il Comune di Sabaudia

Per l'associazione, proprio in virtù della condanna del tribunale al Comune di Sabaudia per condotta discriminatoria, il presidente del Coni dovrebbe ritirare l'appoggio alla candidatura della città per la competizione sportiva in programma nel 2020.

"Invitiamo il presidente Malagò - spiegano i due rappresentanti dell'associazione - a ritirare l'appoggio alla candidatura di Sabaudia o, in alternativa, ad unirsi, insieme al presidente del comitato paralimpico Luca Pancalli, alla nostra associazione, che da decenni è attiva per l'abbattimento delle barriere architettoniche e culturali, affinché il Comune di Sabaudia realizzi quanto prima le opere giudicate necessarie dal Tribunale di Latina per garantire la piena fruibilità delle spiagge e del mare anche alle persone disabili, rinunciando all'atto di appello già presentato contro l'ordinanza di condanna. Sarebbe un autogol clamoroso infatti se un organismo come il Coni che da sempre svolge anche compiti di promozione per lo sport per i disabili, decidesse di sostenere la designazione di una città che risulta condannata per aver quotidianamente mortificato e discriminato tutti coloro che soffrono di una qualche forma di disabilità motoria o sensoriale, e che per questo motivo rischia anche di perdere il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu".

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