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Cronaca Aprilia

Auto rubate e contraffatte, banda sgominata dalla polizia stradale

Quattro arresti per un giro di vetture di grossa cilindrata che venivano falsificate e poi rivendute in diversi paesi d'Europa: in manette un uomo di Anzio, uno di Aprilia e due bulgari

Un metodo tecnologicamente avanzato per contraffare auto rubate, che poi venivano rivendute in vari paesi europei. È quanto hanno scoperto gli agenti della polizia stradale di Latina, che hanno eseguito 4 arresti tra Nettuno e Anzio per sgominare una banda organizzatissima e esperta di ladri e ricettatori di auto di lusso.

Vetture come Bmw X6, Mini Cooper ma anche Smart venivano rubate e poi “riprogrammate”. La banda non si limitava a metter mano al numero di telaio dell’automobile ma modifica i parametri della centralina: l’abile programmatore informatico bulgaro su cui il sodalizio criminale poteva contare è stato infatti colto con le mani sul pc, all’interno di un garage di Nettuno, mentre lavorava allo sviluppo di un software che permettesse l’operazione di falsificazione.

A finire in galera sono stati un uomo di Anzio, che era a capo della banda, uno di Aprilia e due bulgari.

Le auto e i materiali sequestrati dalla polstrada, che ha lavorato anche su input della polizia giudiziaria, si aggirano su un valore complessivo di 300mila euro, ma secondo gli stessi inquirenti il giro d’affari potrebbe arrivare addirittura a 4 milioni di euro.

Le indagini proseguiranno per valutare le ramificazioni nel nord Italia (Piemonte, Lombardia) del traffico di auto rubate e poi rivendute in diversi paesi europei, come Spagna, Francia e Finlandia.

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