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Cronaca

Una giornata per ricordare le vittime delle Foibe: la testimonianza dell'esule Ottavio Sicconi

Il racconto dell'esule istriano: "Qui siamo stati accolti a braccia aperte e oggi posso dire che non sceglierei nessun altra città italiana dove vivere"

Presso l’istituto comprensivo Emma Castelnuovo “Mai più. Giornata di studio sull’eccidio delle Foibe”, organizzato dal Comune di Latina per commemorare le vittime delle Foibe e della persecuzione consumata nel secondo dopoguerra nei confronti di istriani, fiumani e dalmati. Di fronte agli studenti dell’I.C. Castelnuovo e ai ragazzi che hanno partecipato al Viaggio del Memoria 2020, erano presenti il sindaco Damiano Coletta, il prefetto Maria Rosa Trio, l’assessore alla Pubblica Istruzione Gianmarco Proietti, l’esule istriano Ottavio Sicconi e lo storico Carlo Felice Casula dell’Università degli Studi Roma Tre. A fare gli onori di casa la dirigente scolastica Maria Cristina Martin. L’evento è stato inoltre arricchito dagli interventi musicali dei docenti del Corso a Indirizzo Musicale dell’Istituto Castelnuovo che hanno eseguito alcuni brani dei maestri Ennio Morricone e Luis Bacalov.

"Siamo qui a ricordare una delle tragedie dell’umanità. - ha esordito il primo cittadino - Quello che hanno subìto le famiglie istriane, fiumane e dalmate è la negazione della loro dignità e noi non possiamo dimenticare. È compito nostro, della società e della scuola, trasmettere il ricordo di simili tragedie affinché non si ripetano mai più. Dobbiamo farlo partendo dai valori della nostra Carta Costituzionale, dal Manifesto di Ventotene per un’Europa unita, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: sono questi i nostri anticorpi contro l’odio e l’indifferenza". Dopo il saluto del prefetto, l'assessore Proietti ha spiegato ai presenti come questa giornata di studio sia stata ideata e pensata nell’ambito del percorso educativo del Comune “Il futuro della Memoria”, iniziato a novembre con l’incontro con Sami Modiano, reduce di Auschwitz. "Abbiamo organizzato queste iniziative - ha osservato Proietti - perché indignarsi non basta. Siamo convinti che sia importante far comprendere ai giovani che dobbiamo essere cittadini attivi, a partire dai piccoli gesti mossi dalla solidarietà, dall’essere accoglienti. È così che possiamo tenere lontano da noi l’odio".

Ottavio Sicconi ha raccontato ai presenti la sua testimonianza diretta di esule istriano, fuggito dalla provincia di Pola, dove è stato allievo di Norma Cossetto, studentessa istriana martire delle foibe, e stabilitosi a Latina. "Qui siamo stati accolti a braccia aperte - ha detto - e oggi posso dire che non sceglierei nessun altra città italiana dove vivere". Il sindaco Coletta ha quindi consegnato a Ottavio Sicconi una pergamena di ringraziamento per “l’attenzione e l’impegno profusi nel conservare e rinnovare la memoria della tragedia dell’eccidio delle Foibe”.

L’incontro si è chiuso con l’intervento del professor Carlo Felice Casula, protagonista di un excursus storico sulla complessa vicenda del confine orientale e in particolare sull’esodo giuliano-dalmata.

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