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Cronaca

Rapine alle sale giochi, la Oliverio: "La casa popolare l’avevamo pagata 15mila euro"

La moglie di Ranieri interrogata dal gip per le minacce e l’estorsione all’assegnatario di un alloggio. Caloroso non risponde

Ultimi due interrogatori questa mattina in Tribunale a Latina nell'ambito dell’inchiesta sulla banda delle rapine alle sale giochi.

Il giudice per le indagini preliminari Pierpaolo Bortone ha ascoltato prima Cristian Caloroso, assistito dall’avvocato Oreste Palmieri, che si è avvalso della facoltà di non rispondere poi Katiuscia Oliverio, moglie di Marco Ranieri, difesa dall’avvocato Giancarlo Vitelli.

La donna è accusata di estorsione in concorso con il marito per avere occupato una casa popolare assegnata ad un’altra persona e per averla poi minacciata quando questa aveva chiesto di rientravi in possesso. Questa mattina rispondendo alle domande del giudice la Oliverio ha raccontato che per quell’abitazione, sequestrata nel febbraio 2018, avevano pagato 15mila euro al legittimo assegnatario. La difesa ha depositato una richiesta di concessione degli arresti domiciliari sulla quale il gip si è riservato di decidere.

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