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Cronaca

Lotta ai clan e miglior controllo del territorio: ecco il 2011 della Questura

Il bilancio del questore Alberto Intini: "Possiamo fare meglio, ma in relazione alla conformazione del territorio e alle risorse a nostra disposizione possiamo dirci soddisfatti"

Millecentocinquanta arresti e 338 denunce per reati che vanno da quelli meno gravi fino ad arrivare all'associazione per delinquere. Ben 34 milioni di beni illeciti sequestrati alla criminalità organizzata, dei quali 16 milioni sono diventati - grazie ai provvedimenti emessi dai tribunali - vere e proprie confische ai danni del clan. Questi i dati più significativi dell'attività portata avanti nel 2011 dalla Questura di Latina, i cui risultati sono stati illustrati questa mattina dal questore Alberto Intini.

"La nostra Questura è senz'altro una macchina che cammina, anche se ovviamente i dati sono sempre migliorabili" ha affermato Intini. "In relazione alla conformazione del territorio e alle forze che abbiamo a disposizione - ha aggiunto il questore - possiamo valutare positivamente il nostro impegno e il nostro operato. E' sempre il cittadino, comunque, che ci deve giudicare".

I vertici della polizia hanno illustrato nel dettaglio i numeri delle operazioni eseguite nel 2011. Particolarmente impegnata, come al solito, è stata la squadra volante, che ha eseguito 59 arresti e 230 denunce, ha identificato 10644 persone e controllato 6483 veicoli. "Cercheremo di rafforzare il reparto - ha promesso il questore Intini - anche se la squadra volante ha fatto un lavoro egregio nonostante le difficoltà d'organico".

Tanto lavoro della Questura anche per quello che riguarda l'attività di gestione dell'ordine pubblico, messa alla prova con l'aumento delle manifestazioni sociali registrato nel 2011 (e che promette di mantenere il trend, purtroppo, anche nel 2012).

In crescita, infine, anche l'attività dell'ufficio immigrazione, che ha dovuto fronteggiare il carico delle nuove richieste di asilo politico (circa 300 le pratiche avviate) dovute al flusso di rifugiati politici sbarcati in Italia a seguito delle crisi politiche nei paesi del Nord Africa. Sono 402 gli extracomunitari trattati dalla 'sezione espulsioni', a cui si aggiungono 63 cittadini comunitari per cui è stato emesso il provvedimento di allontanamento: 9 di loro, tutti rumeni, sono stati direttamente rimpatriati.

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