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Cronaca

Acqualatina, bilancio in passivo: tutti i motivi della crisi

La società ha presentato il bilancio del 2012 chiuso con un passivo di circa mezzo milione di euro e ha spiegato i motivi della difficile crisi in atto

Presentato stamattina da Acqualatina il bilancio 2012, un bilancio quest’anno chiuso con un passivo di quasi mezzo milione di euro e inserito in un generale contesto di crisi della società che ha portato anche ad alcune misure straordinarie prese nei confronti dei lavoratori.

Ad aprire stamattina i lavori durante la conferenza per la presentazione del bilancio è stato il presidente, Giuseppe Addessi, che ha cercato di chiarire i motivi alla base di una chiusura in passivo.

“Prima di tutto vorrei precisare che, il fattore che ha maggiormente influito sulle difficoltà economico-finanziarie della Società è, senza dubbio, la definizione della nuova articolazione tariffaria deliberata dall’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas) – ha dichiarato Addessi -. Tale novità, unita alla già forte pressione dei crediti che ancora vantiamo nei confronti degli utenti morosi, ha portato Acqualatina S.p.A. a chiudere il Bilancio 2012 con un passivo di 488mila euro, interrompendo il trend positivo degli ultimi anni. Ogni altra giustificazione a tale stato di difficoltà, dunque, non è che frutto della fantasia di soggetti mossi da avversioni aprioristiche e pregiudizi. Ad ogni modo, abbiamo già in atto un piano di risanamento economico-finanziario, con azioni specifiche e mirate che, ne sono certo, già dal prossimo anno ci porterà a una chiusura di bilancio in attivo”.

Un riferimento, necessario anche ai dipendenti che, sulla loro pelle stanno vivendo il momento do difficoltà della società. “Mi preme far cenno alle misure straordinarie sul personale – ha continuato il presidente di Acqualatina -, che hanno portato a firmare un accordo sindacale che comprende contratti di solidarietà e procedure di mobilità. Vorrei, in particolar modo, sottolineare il senso di responsabilità e coesione dimostrato da tutte le parti a diverso titolo coinvolte, dai lavoratori, ai sindacati, fino alla dirigenza e al CdA che hanno ritenuto di autoridursi gli emolumenti. Tale spirito sta a dimostrazione della grande partecipazione e fiducia che anima questa pur complessa fase della Società.”

Anche  l’amministratore delegato, Raimondo Luigi Besson, ha poi chiarito come il problema che ha inficiato maggiormente la chiusura di Bilancio sia certamente l’intervento dell’AEEG in materia tariffaria. “Se non avessimo subìto questo duro colpo  – ha affermato Besson  – anche quest’anno avremmo avuto un Bilancio in attivo. Infatti, abbiamo assistito a un aumento del 5,2% dei ricavi, con oltre 4milioni di euro rispetto allo scorso anno e, grazie a interventi mirati di efficientamento gestione, siamo riusciti a ottenere un importante abbattimento dei costi sia per il servizio di smaltimento e trasporto fanghi, sia per il consumo energetico, sia per le manutenzioni su reti e impianti”.

“Nel solo 2012, abbiamo investito oltre 13milioni di euro che, in aggiunta a quelli investiti sinora, portano l’impegno economico di Acqualatina S.p.A. a favore di questo territorio a oltre 145milioni di euro complessivi, di cui oltre 138milioni nel periodo 2003-2012, con risultati molto rilevanti come la risoluzione dell’annoso problema dell’arsenico. Investimenti che, ricordo  – ha continuato Besson  -, dal 2010 vengono effettuati esclusivamente grazie a fonti finanziarie di Acqualatina S.p.A., senza più l’ausilio del finanziamento di Depfa Bank.

In chiusura, ritengo importante ribadire che la Società è pronta ad affrontare tale periodo di difficoltà ed è già al lavoro con un piano di interventi ad hoc che riteniamo assolutamente in grado di risanare, in breve tempo, la difficile situazione economico-finanziaria attuale. I progetti e le azioni messe in campo sono tante, classificabili nei due filoni fondamentali di spending review (e quindi contingentamento dei costi, non solo del personale) e di incremento dei ricavi, a cominciare da un importante progetto di sostituzione massiva dei contatori. Non dimentichiamo, poi, che siamo in attesa delle nuove direttive dell’Autorità, non solo sulla tariffa ma anche sulla gestione della morosità ad esempio, che potrebbe migliorare, e di molto, il panorama attuale”.

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