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Cronaca

Borghi del nord, Sarubbo al Comune: “No ad altre schiavitù”

Il consigliere comunale del Pd: "Questo immobilismo peggiorerà la qualità della vita in un territorio che già subisce la presenza della discarica, della centrale a biomasse e dell'inquinamento"

Rifiuti tossici e ulteriori impianti nei borghi nord. Ora basta”. Sono le parole con cui, in maniera categorica, il consigliere comunale del Pd e presidente della Commissione Trasparenza Omar Sarubbo sul futuro dei borghi nord di Latina. “Da una parte le dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone, che generano sconcerto e preoccupazione perché insinuano il pesante dubbio che i rifiuti tossici siano ancora interrati a Borgo Montello; dall’altra l’ennesima servitù, rappresentata dall’impianto di compostaggio di rifiuti organici: sta completando l’iter autorizzativo per aprire un centro di trattamento di 80 mila tonnellate l’anno di rifiuti a Borgo Bainsizza”.

“I cittadini dei nostri borghi di certo non si perdono d’animo - dichiara il consigliere del Pd - e sono pronti ancora una volta a battersi per chiedere giustizia, verità e futuro ma portano dentro la ferita ulteriore provocata dal silenzio assordante dietro il quale il sindaco e il vice sindaco di Latina si sono trincerati. Un atteggiamento pilatesco poco comprensibile e per nulla accettabile”.

Secondo Sarubbo, “questo immobilismo dell’amministrazione peggiorerà ancora la qualità della vita in un territorio che già subisce la presenza della discarica dei rifiuti, della centrale a biomasse, del conseguente passaggio di decine di camion, dell’inquinamento, della puzza.
So bene che le competenze su queste materie non sono tutte del Comune di Latina ma anche della Magistratura, della Regione, del Governo stesso ed altri enti locali - specifica Sarubbo -. A ogni modo chi governa il territorio ha il dovere politico di indirizzare le scelte verso l’interesse generale dei cittadini e ha il dovere di esprimere una posizione chiara che impegni l’amministrazione e che chieda un impegno anche alle altre istituzioni. Il silenzio non è un indirizzo politico ma una inaccettabile fuga furba e comoda dalle proprie responsabilità. Per questo chiedo a tutti, sindaco in testa, di chiarire fino in fondo le proprie posizioni su queste vicende e sul destino di un territorio fortemente penalizzato da troppe servitù”.

Chiedo di calendarizzare al più presto una discussione sul futuro del territorio a nord di Latina – dice ancora il presidente della Commissione Trasparenza -  che porti alla votazione e condivisione di una o più mozioni che sostengano lo stanziamento di fondi e richiesta di contributi al Governo e alla Regione per scavare ancora alla ricerca di fusti tossici; un chiaro “no” alla concentrazione di impianti di trattamento, selezione, compostaggio e smaltimento nell’area a vocazione agricola, turistica ed archeologica dei borghi nord; investimenti per superare il sito delle discariche e per finanziare progetti di sviluppo e rilancio ambientale del territorio”.

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