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Cronaca Prampolini / Via Villafranca

Chiusura Casa dello Studente, incontro tra Regione e Laziodisu

Il vertice convocato su iniziativa dei consiglieri pontini Forte e Giancola: "Sarà per il primo passo per individuare una soluzione che tuteli studenti, lavoratori e la stessa struttura realizzata con fondi pubblici"

Incontro in Regione tra la segreteria del vice presidente e assessore alla Formazione Massimiliano Smeriglio e commissario straordinario di Laziodisu per fare il punto della situazione della Casa dello Studente a Latina.

In particolare, i due consiglieri regionali Enrico Forte (Pd) e Rosa Giancola (Per il Lazio) – anche loro presenti al vertice -, chiederanno approfondimenti sul complesso edilizio comprendente 24 mini alloggi, per un totale di 48 posti letto, di via Villafranca realizzato nell’ambito di un finanziamento compreso nel programma quadriennale 1992-1995 di Edilizia Residenziale Pubblica, approvato dalla Giunta regionale del Lazio con delibera del 1997.

“Lo stabile – sottolineano i due consiglieri - ricomprende, oltre agli alloggi per gli studenti, spazi comuni utilizzabili per sessioni di studio, nonché un’area utilizzabile come locale mensa. Nel 2004, ad ultimazione dei lavori, è stato stipulato un contratto di locazione tra l’Ater di Latina (destinataria del finanziamento e proprietaria dell’immobile) con canone annuo pari a 60mila euro, e il Consorzio polifunzionale Pegaso, a suo tempo costituito per consorziare i servizi delle Adisu del Lazio; successivamente, con lo scioglimento del consorzio Pegaso, Laziodisu  è subentrato nei relativi rapporti contrattuali e ad oggi l’Ater è creditore di oltre quattro annualità del canone di locazione per complessivi 290mila euro”.

“A fronte di un decreto ingiuntivo emesso e alla disponibilità da parte dell’Ater di sospendere tale decreto – aggiungono Forte e Giancola - il 2 gennaio 2013 Laziodisu si è impegnata a versare 72mila euro, somma a tutt’oggi non corrisposta. Nei mesi scorsi si è arrivati ad ipotizzare una gestione diretta della Casa dello studente da parte dell’Ater con riscossione diretta dei canoni degli studenti, ipotesi alla quale si è frapposto l’ostacolo insormontabile dei costi amministrativi sostenuti da Laziodisu (come il portierato h24, le pulizie, il cambio lenzuola) per un ammontare complessivo di circa 230mila euro, somma insostenibile per l’Ater. Si è inoltre ipotizzata la possibilità di mettere a reddito, a cura dell’Ater, i dieci appartamenti di proprietà di Laziodisu attualmente inutilizzati che si trovano in Q4, locandoli a canone calmierato con un introito di circa 50mila euro annui, somma che compenserebbe il passivo della casa dello studente".

I due consiglieri pontini, su iniziativa dei quali è stato convocato l’incontro di domani, ricordano inoltre come la paventata chiusura dell’immobile Ater di via Villafranca metta a rischio licenziamento sette unità lavorative e comporti gravi disagi per gli studenti dell’Università di Latina. Quello di domani, concludono, “sarà per il primo passo per l’individuazione di una soluzione che possa tutelare tanto gli studenti quanto i lavoratori e la stessa struttura realizzata con fondi pubblici”.

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