Blockbuster Italia, il caos delle 60.000 fatture senza causale
Anche a Latina sono arrivati gli avvisi di pagamento emessi da una società di recupero crediti per conto dell'azienda in liquidazione. Un servizio de "Le Iene" prova a far chiarezza
Avvisi di pagamento emessi senza far riferimento a un acquisto o a un noleggio. Sono circa 60.000 e sono stati recapitati nelle ultime settimane a ignari cittadini di tutta Italia. È successo anche a Latina, dove è in dismissione uno dei punti vendita della Blockbuster Italia e dove sono arrivate le telecamere della trasmissione di Italia 1 “Le Iene”, che ha provato a fare chiarezza sul caso.
La vicenda nasce dalla situazione di curatela fallimentare a cui è sottoposta la Blockbuster Italia. La filiale italiana dell'ex colosso dell'home video è stata posta in liquidazione, come del resto anche le altre aziende del gruppo nel resto del mondo, dopo che - da una parte il mercato digitale dell'online, dall'altra la sempre più dilagante pirateria audiovisiva - il business dell'acquisto e di noleggio dei dvd è stato messo definitivamente in crisi.
E con lo stato di liquidazione dell'azienda è partito il tentativo di recuperare una parte dei crediti attraverso una società di riscossione. Crediti però che, stando alle denunce dei molti cittadini che si sono visti recapitare a casa gli inaspettati avvisi di pagamento, in gran parte non sembrano essere motivati.
Il programma tv "Le Iene" ha provato a ricostruire la vicenda, cercando di mettersi in contatto con i vertici dell'azienda. Alla fine è stato rintracciato il curatore fallimentare della Blockbuster Italia, che ha spiegato davanti alle telecamere come alla base delle fatture (dagli importi varianti tra i 20 e gli 80 euro) prive di causale ci sia un errore informatico. Molti avvisi di pagamento potrebbero essere quindi non dovuti. Con cattiva pace di chi ha già provveduto a saldarli.