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Cronaca

Beni immobili del Comune, Porcari: “Che fine ha fatto il censimento?”

L'allarme lanciato dal consigliere del Pd: "Si crea così confusione sulla proprietà a tutto vantaggio degli eventuali abusivi che potrebbero occupare beni di proprietà comunale"

È passato quasi un anno dall’inizio dell’iter e il censimento dei beni comunali sembra ad un punto fermo.

Ad accendere i rifelttori sulla spinosa questione è il consigliere comunale del Pd, Fabrizio Porcari, il quale mette in luce quella che lui stesso definisce "la storia travagliata dell’inventario del patrimonio immobiliare comunale, commissionato dall’amministrazione a una ditta a gennaio scorso”.

Si tratta di un documento necessario per mettere in vendita i beni pubblici, così come previsto dal governo Monti per permettere alle amministrazioni di fare cassa dopo i tagli comminati agli enti locali.

“L’iter cominciato a gennaio – spiega Porcari – si è concluso a maggio 2012. A settembre l’inventario è stato presentato in Commissione Patrimonio e ci è stato spiegato che mancavano solo alcuni dettagli burocratici per la sua approvazione sia in Commissione sia in Consiglio comunale. Da settembre a oggi sono cambiati tre dirigenti a capo del settore patrimonio, con i soliti giochi che questa maggioranza mette in campo dall’inizio della legislatura. E del censimento non se ne è saputo più nulla”.

In questo ultimo periodo per due volte in Commissione Patrimonio è stato inserito come punto all’ordine del giorno il censimento dei beni comunali, ma in entrambi i casi la discussione non è avvenuta per l’assenza del dirigente.

“La maggioranza tace – denuncia il consigliere del Partito democratico – e intanto corriamo il rischio che ci siano occupazioni abusive. In più non c’è nessuno che curi l’aggiornamento di quell’elenco, con il rischio che tra poco sarà già diventato obsoleto. Per molte situazioni, inoltre, si potrebbe incorrere nell’usucapione, a danno del Comune che non può rivendicare la proprietà dei suoi beni fino a che il Consiglio Comunale non approva il censimento”.

“Si crea così una confusione sulla proprietà a tutto vantaggio degli eventuali abusivi che potrebbero occupare beni di proprietà comunale. Questo ritardo ci sembra anomalo – dichiara ancora Porcari - frutto di una precisa scelta politica: i beni si lasciano nell’oblio perché su alcune situazioni border line si tentano soluzioni in via privatistica. Avanzeremo un’ulteriore richiesta alla Commissione Patrimonio perché il censimento degli immobili di proprietà comunale venga immediatamente alla luce – conclude il consigliere Pd Fabrizio Porcari -, ma soprattutto il Partito democratico presenterà un’interrogazione sul tema perché riteniamo questo un passaggio fondamentale per il Comune e per la città”.

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