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Cronaca Europa / Via Helsinki

Libera, campo di via Helsinki mai consegnato: esposto in Procura

Giallo sul centro sportivo concesso in comodato d'uso all'associazione e mai assegnato. Il legale: "Non siamo stati messi nelle condizioni di adempiere agli impegni della convenzione"

Il campo sportivo di via Helsinki concesso a Libera, in realtà ancora non è stato consegnato. Questo è il motivo che ha spinto la stessa associazione ha presentare un esposto denuncia presso la Procura della Repubblica di Latina.

Una situazione che Libera definisce “paradossale”. Nell’aprile del 2011 viene firmata la convenzione che stabilisce la concessione in comodato d’uso del campo confiscato per abusivismo all’associazione che lotta contro le mafie. Ma di fatto, a distanza di quasi un anno le cose non sono cambiate.

Il centro abusivo rimane ancora in mano alla famiglia di Fabio Buonamano, il giovane ucciso a colpi di pistola nel gennaio 2010 in via Monte Lupone a Latina, che qualche hanno fa lo aveva fatto costruire.

“Il centro abusivo, attualmente confiscato, a seguito dell'intervento della Magistratura Pontina e inspiegabilmente inaugurato a suo tempo dall'assessore allo sport dell'epoca del Comune di Latina è tuttora in gestione da chi non ha titolo legale a fregio della convenzione sottoscritta dall'allora commissario prefettizio e dai rappresentanti di Libera e in violazione delle Leggi dello Stato” si legge in una nota.

Da aprile ad oggi numerose sono state le sollecitazioni di Libera nei confronti dell’amministrazione comunale affinchè si arrivasse ad una normalizzazione della situazione e tante le interrogazione avanzate dal Partito Democratico al sindaco e alla sua giunta. Ma ad ora sembra che le cose non siano cambiate.

“L'Associazione Libera non era stata messa nelle condizioni di adempiere agli impegni di cui alla convenzione sottoscritta poiché non era stata immessa materialmente nel possesso della struttura e chiedeva al Comune di volere invitare con urgenza il Capponi Pietro a sgomberare la struttura” fa sapere il legale Davide Pati. “L'amministrazione comunale di Latina non ha mai manifestato la volontà né dichiarato la disponibilità a porre in essere gli atti necessari per ottenere l’effettiva consegna delle chiavi dal signor Pietro Capponi e lo sgombero della struttura come da impegno assunto -. Libera non è stata messa nelle condizioni di adempiere ai propri impegni assunti con la sottoscrizione della citata convenzione con grave mortificazione dei propri fini statutari e ciò crea un enorme danno all’immagine della stessa Associazione”.

Quello che si chiede con la denuncia, è di verificare se esistono eventuali reati e fin da ora chiede la punizione degli stessi.

Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi, che nella tarda serata di ieri ha fatto sapere di aver convocato per questa mattina alle 11.30 una riunione tecnica in Comune.

“In linea con quanto già espresso nelle scorse settimane, nel confermare che l’amministrazione comunale di Latina ha provveduto negli anni scorsi, con appositi atti, a cedere la gestione della struttura a Libera, a fine 2011 ho dato disposizione agli uffici comunali affinché verificassero le motivazioni per le quali la stessa associazione ancora non abbia potuto iniziare la gestione del campetto di viale delle Rimembranze. A tal riguardo, nel confermare che gli uffici comunali competenti stanno procedendo a terminare tale ricognizione, domani mattina alle ore 11,30 ho convocato una tavolo tecnico dei dirigenti comunali preposti affinché mi relazionino in dettaglio su tale vicenda indicando al Comune le procedure eventualmente da adottare per consentire il rispetto della convenzione firmata con Libera”

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