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Cronaca

“Angeli Custodi”, senza fondi chiuso il servizio: commento di Sciaudone

La Provincia sospende il servizio nato per contrastare la mendicità minorile e le emergenze sociali. Sciaudone: "In questa provincia la cultura del sociale non decollerà mai"

Chiude il servizio degli Angeli Custodi. La notizia è stata data ieri dall’assessore provinciale, Fabio Bianchi. Il motivo è legato principalmente alla mancanza di fondi da destinare al servizio che, nato per contrastare il dilagante fenomeno dell'uso dei minori per la mendicità, da anni si occupa delle emergenze sociali in generale, dei senzatetto, delle famiglie in difficoltà.

“Chiude il servizio che per un paio di anni è stato il fiore all’occhiello dell’amministrazione Cusani – commenta l’esponente di Sinistra per Latina, Sergio Sciaudone -. Una cosa di cui andare fieri, un servizio utile per la collettività, tanto da ricevere riconoscimenti nel 2007 e nel 2008, addirittura selezionato dalla European Social Services Conference; forse a quel punto i nostri amministratori si accorgono di aver fatto finalmente qualcosa di buono ed esternalizzano gli Angeli Custodi, ad un costo più alto e ad un servizio, che a quanto pare, non ha neanche avvicinato i risultati del precedente”.

“Adesso l’assessore provinciale Fabio Bianchi ci annuncia che visti i tagli del governo Monti, quel governo che ha fatto i tagli con i voti dei suoi compagni di partito, il Pdl, del Pd e dell’UDC, il servizio dovrà essere soppresso. La realtà è che gli Angeli Custodi sono morti con l’esternalizzazione; il sociale in questa provincia è morto con la cecità di una classe politica che a tutto ha pensato tranne che ad aiutare chi veramente aveva bisogno e che l’unica cosa che ha saputo fare è stata l’elargizione di contributi alle associazioni, a volte anche in maniera molto discutibile” rincara Sciaudone.

“C’è, secondo noi, continuità tra il lavoro di Bianchi in provincia e quello della Fanti in Comune: non risolvere i problemi spendendo tanti soldi”. Il riferimento è alla gestione dell’emergenza freddo; “tutti sanno che per affrontare l’emergenza freddo ci si attiva dall’estate afferma l’esponente di Sinistra per Latina -, invece a Latina scaricano tutto sull’assessore alla protezione civile Di Cocco a dicembre, ci sembra chiaro che sarà lui la vittima sacrificale di un’amministrazione incapace di prevedere addirittura che arrivi il freddo. Finchè avremo persone che invece di saper leggere la società e i drammi che l’affliggono, cercando di intervenire su di essi, fanno finta di non vederli: in questa provincia la cultura del sociale non decollerà mai”.

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