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Cronaca

Poste, oltre mille uffici a rischio chiusura: 6 nella provincia pontina

In bilico gli sportelli a Ponza, San Felice, Sermoneta, Minturno, Formia e Terracina. Nel Lazio sono 35 le sedi definite "anti-economiche" secondo il piano di riorganizzazione delle Poste

Cambiamenti e tagli in vista che potrebbero creare disagi agli utenti ma anche alle stesse realtà locali.

In tutta Italia sarebbero a rischio chiusura ben 1156 uffici postali, mentre altri 638 potrebbero subire una razionalizzazione che comporterebbe una riduzione di orario e giorni di apertura.

Questo è quanto prevede il piano di riorganizzazione che Poste Italiane ha già inviato all'Agcom, allegando allo stesso la lista delle strutture "anti-economiche".

E non sfugge ai tagli il Lazio ne tantomeno la provincia pontina dove, secondo quanto previsto dal Gruppo Poste, sono 6 gli sportelli a rischio chiusura, quello di Le Forna a Ponza, San Felice Circeo 1 a San Felice Circeo, quello di Sermoneta, il Tremensuoli a Minturno, il Trivio di Formia e la Fiora a Terracina.

E nel Lazio in totale sono 35 gli sportelli che potrebbero essere chiusi, 13 a Rieti, 12 a Frosinone e 2 a Roma e Viterbo.

Per alcuni uffici, come spiega il Gruppo Poste, è prevista la chiusura, per altri si tratterebbe invece di una trasformazione in sportelli multiservizi, dal momento che potrebbero essere al tempo stesso anagrafe, ufficio postale, ufficio del Comune, e così via.

Ma per ora siamo nel campo delle ipotesi, non c’è ancora nulla di certo; "Niente di definitivo al momento. Non li vogliamo chiudere - dice Massimo Sarmi, l'ad di Poste Italiane - . Quel report è una lista che siamo obbligati a inviare ogni anno all'autorità di riferimento, cioè all'Agcom. Però sono sportelli effettivamente sotto i parametri di economicità, quindi per non tagliarli stiamo raggiungendo accordi con gli enti locali per trasformarli in centri multiservizi".

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