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Cronaca Borgo Montello

Cimitero al Montello, Sarubbo: “Perché il caso non è ancora in Procura?”

Il riferimento è al supposto pagamento in nero per lo smontaggio di due lapidi. Il consigliere Pd: "Sulle presunte irregolarità l'amministrazione temporeggia nell'informare la Procura. Andrò personalmente in Via Ezio"

Si torna a parlare del cimitero di Borgo Montello e della questione del presunto pagamento in nero per lo smontaggio di due loculi. A farlo è ancora una volta il consigliere comunale del Pd e presidente della Commissione Trasparenza, Omar Sarubbo, che s'interroga sul perchè del mancato trasferimento dei verbali alla Procura come invece era stato deciso durante la seduta del 2 agosto della stessa Commissione.

“Il verbale della seduta della Commissione Trasparenza del 2 agosto scorso, relativo alla gestione del cimitero comunale di Borgo Montello, giace ancora nei cassetti dell’amministrazione – spiega Sarubbo -. Eppure la commissione aveva votato all’unanimità di trasferire i verbali alla Procura della Repubblica”.

Sarubbo ha quindi scritto al segretario comunale per convocarlo in audizione e chiarire “le ragioni del mancato trasferimento del verbale – si legge nella richiesta – e per disporre tutti gli adempimenti necessari affinchè la Procura della Repubblica possa essere finalmente informata”.

Il caso scoppiò in Commissione Trasparenza proprio il 2 agosto scorso quando il consigliere comunale Gianni Chiarato riportò la denuncia di una cittadina circa le presunte irregolarità nella gestione del cimitero di Borgo Montello. Nella denuncia si faceva riferimento al pagamento “in nero” di 400 euro al gestore del cimitero di per lo smontaggio di due lapidi.

“Il responsabile del settore confermò l’accaduto sottolineando di aver intimato con lettera del 16 Aprile alla ditta concessionaria di cessare immediatamente questo tipo di attività e di restituire le somme. È giusto ascoltare le ragioni dell’amministrazione – annuncia il presidente e consigliere comunale del Pd Omar Sarubbo – ma a prescindere dalle risultanze della partecipazione del segretario generale alla commissione io andrò personalmente in Via Ezio perché ritengo sia un obbligo amministrativo e politico informare la Procura quanto avvenuto”.

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