Tragedia a Cisterna, Capasso era stato giudicato idoneo al servizio
Era stato sottoposto a colloqui e visita medica dopo aver rifiutato il sostegno psicologico. L'avvocato di Antonietta Gargiulo: "Le responsabilità vanno cercate e trovate"
Nuovi particolari sulla tragedia consumata ieri a Cisterna. Luigi Capasso, l'appuntato dei carabinieri che ha sparato contro la moglie ferendola ha ucciso le due figlie e poi si è tolto la vita, era stato sottoposto a una visita medica e dichiarato idoneo al servizio. Lo scorso settembre, quando era andato via dall'appartamento di via Collina dei pini dove viveva con la moglie e le figlie, aveva richiesto un alloggio alla caserma di Velletri. Come da prassi era quindi scattata un'offerta di sostegno psicologico da parte dell'Arma per superare il momento difficile della separazione.
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La visita e il colloquio con la commissione: idoneo
Luigi Capasso però aveva rifiutato quel sostegno spiegando di essere già seguito da uno psicologo privato. A quel punto fu però sottoposto a una visita davanti a una commissione dell'Arma. Il risultato furono otto giorni di riposo e poi una dichiarazione di idoneità al servizio. L'arma di ordinanza quindi non gli fu tolta. I colleghi che lo hanno conosciuto lo descrivono in realtà come una persona tranquilla che, almeno sul lavoro, non aveva dato mai segnali di aggressività.
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L'avvocato: responsabilità da cercare
"In questa tragedia le responsabilità vanno cercate e trovate. Ora è presto, rispettiamo il dolore, aspettiamo che lei sappia, poi capiremo come muoverci", ha detto l'avvocato di Antonietta Gargiulo, il legale Maria Belli.
Le condizioni di Antonietta Gargiulo
La donna, raggiunta e ferita da tre colpi di pistola, è ancora sedata e ricoverata nel reparto di terapia intesiva del San Camillo, dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. I colpi l'hanno raggiunta al volto e all'addome ma non hanno lesionato organi vitali. Le sue condizioni sono quindi delicate ma stazionarie e la prognosi rimane al momento riservata.