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Cronaca Cisterna di Latina

Morte di Desirée, quattro rinvii a giudizio per omicidio volontario e violenza sessuale aggravata

Il gup ha accolto la richiesta dell'accusa. Il processo inizierà il 4 dicembre nell'aula bunker di Rebibbia

Si è conclusa poco fa con il rinvio a giudizio dei quattro imputati l'udienza preliminare per la morte di Desirée Mariottini, la giovane di 16 anni di Cisterna morta all’interno di un edificio del quartiere San Lorenzo il 19 ottobre dello scorso anno. Il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Roma  Clementina Forleo ha accolto in toto la richiesta dell'accusa, rappresentata dal procuratore aggiunto Maria Monteleone e dal sostituto procuratore Stefano Pizza, ed ha rinviato a giudizio Alinno Chima, Mamadou Gara, Yussef Salia e Brian Minthe, accusati di omicidio volontario, violenza sessuale aggravata e cessione di sostanze stupefacenti a minori.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, suffragata da una serie di accertamenti e perizie medico legali, gli imputati avrebbero abusato a turno della ragazza dopo averle fatto assumere un mix di droghe che si è rivelato fatale per la ragazzina di Cisterna

Il processo prenderà il via il 4 dicembre prossimo nell'aula bunker di Rebibbia. Il gup ha accolto numerose richieste di costituzione di parte civile che saranno presenti al processo: oltre ai genitori, rappresentati dagli avvocati Maria Belli per la mamma e Oreste Palmieri per il padre, i nonni rappresentati dall'avvocato Maria Teresa Ciotti, ci saranno il Comune di Roma, la Regione Lazio e le associazioni 'Insieme con Marianna' e 'Dont't worry- Noi possiamo Onlus'.

"Il nostro dolore non si potrà mai calmare. Nessuna sentenza ci restituirà mai la nostra Desirée", ha detto la nonna materna della ragazza di Cisterna dopo il rinvio a giiudizio dei quattro imputati.

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