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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Controlli dei Nas nei ristoranti: irregolari la metà. Sequestrati oltre 600 chili di pesce e alimenti

I servizi nell’ambito di una attività nazionale che ha interessato le località turistiche. In provincia ispezioni in 40 attività di Ponza e Terracina, dove una è stata chiusa: 18 sono non conformi, multe per 20mila euro

Ha interessato anche la provincia di Latina il maxi servizio disposto dal Gruppo Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma che ha portato i carabinieri del Nas a effettuare controlli all’interno di esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande nelle località turistiche, nelle aree della movida e nelle zone che hanno ospitato i principali eventi di aggregazione, al fine di garantire la tutela della salute dei consumatori. 
Nella provincia di Latina l’attività, svolta nel periodo compreso tra il 13 e il 16 luglio, ha interessato in particolare i territori di Terracina e di Ponza e ha visto al lavoro i militari del Nas di Latina, con il supporto dei colleghi di Ponza, Terracina, del Nucleo Elicotteri di Pratica di Mare. In totale nei quattro giorni di controlli sono stati sequestrati oltre 600 chili di pesce e alimenti vari e sono state elevate multe per più di 20mila euro. 

I controlli sull’isola di Ponza

Entrando più nello specifico, sull’isola di Ponza sono stati ispezionati 34 esercizi di ristorazione e quasi la metà, ben 15, hanno evidenziato delle irregolarità. Durante i servizi sono così stati sequestrati 620 chili di prodotti ittici e alimenti vari, per un valore di 10mila euro, in mancanza di documentazione attestante la tracciabilità. Sono state contestate 18 violazioni amministrative per un valore di 17mila euro, violazioni che hanno riguardato carenze igienico sanitarie e strutturali di ambienti adibiti alla preparazione e somministrazione dei pasti, spesso rimediati in spazi ristretti privi dei minimi requisiti per garantire condizioni ottimali di funzionamento, interessati da sporco pregresso e non sottoposti alle manutenzioni ordinarie e straordinarie; mancata e inadeguatezza delle procedure di autocontrollo basate su sistema Haccp e la mancata tracciabilità dei prodotti alimentari. In totale sono state segnalate all’autorità amministrativa 13 persone. 

I controlli a Terracina

Analoghi controlli sono stati effettuati anche nel territorio di Terracina dove sono stati ispezionati 6 esercizi di ristorazione e anche in questo caso la metà di questi, 3 appunto, hanno evidenziato delle irregolarità. Sono stati sequestrati 40 chili di prodotti ittici, per un valore di mille euro, ancora una volta a causa della mancanza di documentazione attestante la tracciabilità degli alimenti. Sonno state 3 anche le violazioni amministrative riscontrate per 3.500 euro che hanno riguardato carenze igienico sanitarie e strutturali di ambienti adibiti alla preparazione e somministrazione dei pasti e la mancata tracciabilità dei prodotti alimentari. Sempre tre anche le persone segnalate. Sempre a Terracina è stata anche sospesa un’attività di ristorazione per gravi carenze igienico-sanitarie.

Controlli nei ristoranti delle località turistiche: multe e sequestri - Il video

L’operazione in tutto il Paese 

Come detto i controlli effettuati nella provincia di Latina si inseriscono all’interno di una servizio che ha interessato tutto il Paese. Sono state ispezionate complessivamente 160 strutture e aziende (sono stati oggetto di verifica anche discoteche e stabilimenti balneari), accertando violazioni presso 81 di esse; per 6 è stato poi disposto il provvedimento di sospensione dell’attività a causa di gravi irregolarità igienico-sanitarie e strutturali che ne hanno impedito la prosecuzione del servizio. In totale sono state 101 le violazioni contestate, tra penali e amministrative, per un ammontare di 117 mila euro, che hanno riguardato numerosi inadempimenti emersi nel corso delle ispezioni effettuate. “Circa la metà delle violazioni accertate sono risultate riconducibili a carenze igienico-sanitarie e strutturali di ambienti adibiti alla preparazione e alla somministrazione dei pasti, spesso improvvisati o ampliati abusivamente rispetto alle previsioni o collocati in spazi ristretti e inadeguati - spiegano dai Nas -. Nelle situazioni più gravi sono stati trovati alimenti, di varia origine, detenuti in cattivo stato di conservazione, in alcuni casi proposti fraudolentemente come freschi, mentre in altri mancava l’indicazione circa la tracciabilità del prodotto o la presenza di allergeni”; sono stati sequestrati 1.350 chili di alimenti irregolari.


 

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