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Cronaca Sabaudia

Coronavirus, dopo il primo contagio a Sabaudia parchi chiusi e passeggiate sul lungomare vietate

Primo caso positivo nella cittadina. Arrivano le ordinanze del sindaco Giada Gervasi. Chiuso anche il cimitero

"Ora piu che mai, occorre mantenere la calma. Come già detto, le autorità competenti sono già al lavoro per la gestione del paziente e per tutte le eventuali misure da adottare per la famiglia e i possibili contatti intrattenuti dallo stesso nell’ultimo periodo. Esorto pertanto i cittadini ad evitare di subissare social e gruppi whatsapp con catene e messaggi di allerta. Li invito piuttosto a rispettare alla lettera tutte le prescrizioni governative adottate e a restare in casa, limitando realmente allo stretto necessario le uscite. L’emergenza sanitaria in atto è importante e ora ha bussato anche alla porta di Sabaudia”. Sono le dichiarazioni del primo cittadino di Sabaudia Giada Gervasi, dopo la notizia del primo contagio registrato in città che ha riguardato l'ex sindaco e medico Salvatore Schintu.

Proprio alla luce delle nuove situazioni, il sindaco ha disposto la chiusura di parchi, giardini pubblici e cimitero e imposto il divieto di svolgere attività ricreative sul lungomare. Le ordinanze, pubblicate nella giornata del 15 marzo, si sono rese necessarie alla luce dell’emergenza legata alla diffusione del Covid-19 e sono volte ad evitare ogni tipo di assembramento di persone.

In particolare, i provvedimenti riguardano la chiusura ai cittadini di tutti i parchi, giardini pubblici ed aree verdi con o senza recinzione di proprietà comunale e dispone il divieto di ingresso e di stazionamento all'interno degli stessi sino al giorno 3 aprile incluso. Per le stesse ragioni di prevenzione e cura della salute pubblica, e per la stessa durata, è previsto il divieto di attività ricreative, come per esempio passeggiate e jogging su via Lungomare, anche nei casi in cui l’attività non venga svolta in gruppo e il divieto di qualsiasi attività sull’arenile e sulla piaggia, salvo per i mezzi e operatori autorizzati per motivi di sicurezza e pulizia. Il mancato rispetto delle ordinanze è sanzionato con la denuncia penale ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale e una sanzione di 500 euro.

Chiuso al pubblico, fino al 3 aprile, anche il cimitero, salvo per il personale autorizzato o incaricato alla gestione del servizio. 

Un videomessaggio del sindaco annuncia che il dottor Schintu è stato prontamente sostituito dalla dottoressa Erica Sciscione. Lo studio sarà chiuso nella giornata del 16 marzo per sanificazione. 

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