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Cronaca

Pd: "Il bando per il teatro di Latina lascia fuori tutte le altre arti possibili"

Il consigliere comunale democratico Alessandro Cozzolino: "La struttura va integrata nella città, deve essere dinamica e sburocratizzata"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

“Il bando con il quale il Comune di Latina vuole affidare a privati l’organizzazione della stagione teatrale lascia scoperti interi settori che non si capisce come verranno gestiti: pensiamo alla danza, alla musica, alle arti figurative, alle compagnie teatrali locali, al rapporto con le scuole”. Il consigliere comunale del Partito democratico Alessandro Cozzolino ritorna sul bando pubblicato sull’albo pretorio del Comune di Latina alla vigilia di ferragosto con il quale si cerca un privato cui affidare la stagione teatrale.

“Un bando incompleto e fatto in fretta con una scadenza brevissima – commenta Cozzolino – con il quale il Comune lascia fuori molte attività e non dice come verranno risolti i problemi. Questa maggioranza continua a dimostrare che il problema è la completa mancanza di idee, di programmazione di governance della cultura.”.

Prova ne sia che il sindaco non ha mai nominato un assessore al ramo, ma ha detenuto nelle sue mani la delega, disinteressandosi sempre delle politiche culturali.

“Prima della scadenza del bando prevista per il 29 agosto chiediamo che sia soddisfatta la richiesta del Partito democratico della convocazione urgente di una commissione cultura – continua il consigliere – e che il sindaco intervenga per spiegare non solo i limiti di questo bando, ma delle politiche culturali del Comune di Latina in generale”.

Da tempo il Pd lamenta l’oblio in cui è stato lasciato il teatro, con calcinacci che cadono per via della mancata manutenzione.

“Memori delle esperienze negative del passato – suggerisce ancora Cozzolino – serve una riflessione seria sull’utilizzo di quella struttura. Perché, per esempio, non pensare a una stagione dei gruppi musicali locali nel teatrino che si trova nei sotterranei. Tutta la struttura poi va sburocratizzata e restituita alla sua funzione originaria: via dunque gli uffici comunali di altri settori e spazio alle associazioni culturali. Il bar interno potrebbe essere aperto sempre, affidandone la gestione con un bando pubblico, in modo che le persone possano vivere il teatro sempre”.

Il Partito democratico propone dunque una struttura dinamica, che interagisca con il territorio e con le persone e non un monumento all’immobilismo.

“Questa struttura – conclude Alessandro Cozzolino - deve superare la dimensione comunale in cui anni di gestione al ribasso l’hanno relegata, ma deve assumere una dimensione provinciale e regionale perché ha tutte le potenzialità per divenire un grande punto di aggregazione culturale non solo per i cittadini di Latina”.

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