Crisi idrica, sindaci uniti: proposte ad Acqualatina per superare l’emergenza

Fronte comune dei sindaci di Formia, Gaeta, Minturno, Castelforte, Spigno Saturnia e Itri per fronteggiare l’emergenza idrica che da giorni attanaglia diversi centri del sud pontino. 

Un incontro, proprio per discutere della situazione, c’è stato questa mattina in Comune a Formia con l’intento di avanzare una serie di proposte condivise che mirino a risolvere le criticità e a superare lo stato d’emergenza.

“Nel ringraziare i cittadini per la pazienza e il senso di responsabilità finora dimostrati nonostante i gravissimi disagi patiti” si legge in una nota congiunta dei primi cittadini che chiedono ad Acqualatina “interventi certi e immediati volti a garantire un aumento consistente della portata d’acqua attraverso gli strumenti ritenuti più efficaci e sostenibili nell’ottica dell’emergenza, ivi compresi dissalatori, scavo di nuovi pozzi, ripristino delle vecchie sorgenti e utilizzo di navi cisterna”. 

Non solo, ma al gestore viene chiesto anche di “prevedere l’immediata introduzione di sgravi a beneficio degli utenti colpiti dai disservizi, a tutela dei cittadini e in particolar modo delle attività produttive, visto il momento di alto afflusso turistico” mentre come già concordato nell’incontro del 17 maggio, i sindaci pretendono da Acqualatina “un’informazione preventiva, mirata e precisa, perché le comunicazioni inerenti le interruzioni del servizio non possono essere disattese senza determinare gravissime ripercussioni sulla qualità della vita delle persone”. 

Una “mappa approfondita degli interventi manutentivi in corso volti alla soluzione dei guasti che in molte zone del territorio causano l’interruzione del flusso idrico anche per giorni interi” da fornire entro 48 ore viene infine chiesta al gestore dai Comuni che spingono anche perché si acceleri l’attuazione del piano di investimenti volti ad arginare il fenomeno della dispersione. 

Proposte queste che saranno comunicate anche al prefetto di Latina, come fanno sapere i sindaci riuniti, affinché “possa esercitare la sua funzione di coordinamento a tutela della salute pubblica”