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Cronaca

Cultura, incalza il Pd: “Chiarezza su spazi assegnati alle associazioni”

"Troppe falle nella gestione del settore da parte dell'amministrazione comunale". Questa è l'accusa mossa dalla maggioranza all'indomani della seduta della Commissione Cultura

Dopo la denuncia di Alessandro Cozzolino dello stato drammatico dello sport abbandonato completamente a se stesso da parte dell’amministrazione, e in seguito alla riunione della Commissione Cultura di oggi, gli esponenti del Pd denunciano la disastrosa situazione in cui versa quest’altro settore.

Alla seduta ha partecipato anche Gilda Iadicicco, presidente dell’Osservatorio delle Associazioni, l'organismo che svolge la funzione di raccordo, rappresentanza e di proposta  all'interno dell'amministrazione Comunale per conto delle Associazioni. La Iadicicco ha illustrato la situazione attuale delle organizzazioni iscritte all'Albo Comunale che risultano essere circa 250; menre 50 non hanno rinnovato la loro registrazione. Spinta dalle domande dei consiglieri del Pd, il presidente ha messo in evidenza una serie di lacune da parte dell’amministrazione nella gestione del settore Cultura.

"Permane una situazione di irregolarità nell'attribuzione di spazi e contributi ad Associazioni non iscritte all'Albo Comunale, come previsto da regolamento. Concessioni irregolari che risalgono alla scorsa consiliatura, vengono tacitamente confermate, come ad esempio accade negli spazi dell'ex Consorzio Agrario, a danno di altre realtà che da tempo fanno richiesta di spazi dove poter svolgere le proprie attività a servizio della cittadinanza" ha evidenziato il consigliere capogruppo Pd De Marchis.

Ancor più duro è stato Cozzolino: "È ancora più grave, a nostro avviso, la scarsa attenzione riservata all'organismo dell'Osservatorio delle Associazioni che fino ad oggi ha parlato al deserto. Oltre alle numerose proposte di riassetto avanzate e mai analizzate, c'è il fatto che, secondo la normativa, all'Osservatorio spetterebbe una sede per espletare le proprie funzioni. Ebbene, l'Amministrazione è riuscita a dare sedi a singole associazioni con modalità dubbie invece che dotare in primis di una sede idonea, l'organismo che le rappresenta tutte".

"L'altra difficoltà - secondo la consigliera Zuliani che sottolinea soprattutto l'aspetto politico  della questione  - deriva anche da una sorta di nebulosa che avvolge la figura istituzionale di riferimento delle varie Associazioni: Promozione Sociale farebbe riferimento all'Assessore ai Servizi Sociali.  E le Associazioni Culturali? All'assessore che non c'è, ovvero quello della Cultura, delega mantenuta dal sindaco. Ed è utile ricordare che spesso alcune Associazioni si registrano come "culturali" solo allo scopo di poter avere il Teatro con la riduzione riservata alle Associazione culturali iscritte all'Albo Comunale”.

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