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Cronaca

Abbattimento dei daini nel Parco del Circeo, Earth scrive al ministro dell’Ambiente Costa

Nella nota l’associazione chiede “una presa di posizione netta rispetto a quanto stabilito e contenuto nel piano di selezione del Parco”

Interviene anche l’associazione Earth sul caso del “Piano di gestione del daino”, vale a dire il programma di contenimento della specie predisposto dal Parco nazionale del Circeo che tante polemiche ha suscitato in questi ultimi giorni. 

Il caso era stato sollevato dall'ex sindaco di Ponza Piero Vigorelli a cui aveva replicato lo stesso Ente Parco attraverso una nota di chiarimenti. Earth, l’associazione per la tutela giuridica della natura e dei diritti animali, in una nota a firma del presidente Valentina Coppola ed indirizzata al ministro dell’Ambiente Sergio Costa, chiede “una presa di posizione netta rispetto a quanto stabilito e contenuto nel piano di selezione del Parco”.

“Da giorni si susseguono sui media e sui social notizie, spesso discordanti tra loro, circa un asserita ‘mattanza di daini’ che risiedono nel Parco del Circeo, in provincia di Latina. Pur rendendoci perfettamente conto della necessità di contenere il numero di animali non originari di detti luoghi e che, quando in sovrannumero rappresentano un problema per la biodiversità autoctona - si legge nella nota -, rileviamo come l’introduzione di tali animali nel Parco sia stato un atto effettuato dagli stessi enti che ad oggi ne richiedono il contenimento”.

I daini, infatti, non sono animali presenti nel Parco naturalmente, “ma vi sono stati introdotti nel 1953 nell’ambito dei programmi di allevamento della selvaggina da ripopolamento, svolti dall’ex Azienda di Stato delle Foreste Demaniali. La situazione - prosegue l’associazione - è sfuggita al controllo ed alcuni esemplari fuggiti dalla cattività e hanno dato origine alla popolazione che occupa attualmente l’intera area”.

“Rileviamo inoltre che le stesse norme vigenti richiedono che la soluzione – conclude Coppola nella nota – dell’abbattimento selettivo sia considerabile solo dopo aver espletato tentativi non cruenti, tentativi che ad oggi non sembra siano stati effettuati. Ben conoscendo la sua professionalità in tema di fauna selvatica e le sue battaglie per la salvaguardia della stessa, chiediamo un suo illustre intervento, anche esprimendo pubblicamente il suo pensiero sulla grave situazione prospettata”.

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