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Cronaca

"Latina città cardioprotetta": arrivano i defibrillatori nei punti strategici del territorio

Oggi in Comune la presentazione e l'avvio ufficiale del progetto

Un progetto che parte da lontano e che vede la luce dopo un lungo lavoro con le associazioni del territorio. Latina diventa "città cardioprotetta", grazie all'installazione di defibrillatori in alcuni punti strategici del territorio. 

"Si concretizza un progetto che abbiamo fortemente voluto - ha esordito il sindaco Damiano Coletta, nel corso dell'incontro che si è tenuto questa mattina nella sala De Pasquale del Comune - Iniziamo ad entrare nel concetto di rete, che rappresenta del resto un nuovo approccio sanitario". Motore di questa iniziativa è stato il professor Francesco Versaci, direttore della Uoc di emodinamica e cardiologia dell'ospedale Goretti che, insieme alla dottoressa Rita De Rosa, ha stimolato questo percorso. "Con l'installazione dei defibrillatori - spiega Coletta - ci sarà la possibilità di salvare vite umane, perché la rete di eccellenza esiste ma è legata al fattore tempo. Il prossimo obiettivo sarà fare adeguata formazione per l'utilizzo dello strumento". Il primo cittadino ha ricordato il contributo dell'associazione Latina Cuore e del Cse e ha poi sottolineato che non è un caso che questo traguardo sia stato celebrato proprio in occasione degli 86 anni di Latina. 

"L'eccellenza chiama l'eccellenza - ha aggiunto il direttore generale della Asl pontina Giorgio Casati - ma una cardiologia che funziona deve trovare la modalità di accorciare i tempi di intervento facendo in modo che il paziente riceva subito le cure". Paola Corradi, direttore dell'Ares 118 ha invece sottolineato che i nuovi defibrillatori di cui la città sarà dotata sono dotati di una connessione con la centrale operativa del 118 che, in concomitanza con il loro utilizzo, riceve un segnale di allarme che consente così di inviare subito un mezzo di soccorso in una zona precisa del territorio. 

"Nel nostro Paese - ha ricordato il professor Versaci - si registra un infarto ogni 3 minuti. Ogni anno circa 120mila persone vengono colpite da un attacco di cuore. La lotta per la cura non è solo dell'ospedale ma di un'intera rete di assistenza". Ed è una rete che, in provincia funziona già, grazie alle 23 ambulanze medicalizzate che consentono di trasmettere in ospedale l'elettrocardiogramma effettuato durante il trasporto.

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