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Cronaca Ponza

Ponza, trappole per cacciare uccelli: “re dei bracconieri” denunciato

Grazie all'intervento di due volontari dello speciale gruppo antibracconaggio, l'uomo è stato smascherato. Consegnato al Corpo Forestale dello Stato il materiale che lo inchioda

È stato denunciato e ora tutto il materiale utile per inchiodarlo è stato consegnato al Corpo Forestale dello Stato.

Parliamo del “re dei bracconieri” che nel periodo pasquale e nei mesi estivi si affaccia a Ponza, richiamato dalla sua passione, quella per il bracconaggio di specie protette nell’isola che fa parte del Parco Nazionale del Circeo.

Il tutto è stato possibile grazie a due volontari del Cabs, lo speciale gruppo antibracconaggio attivo in numerosi paesi europei, Andrea Rutigliano, responsabile Cabs per l’Italia, e Piero Liberati, Coordinatore dei campi antibracconaggio per il nostro paese, che hanno raccontato i risultati del loro operato all’agenzia Geapress.

Dopo aver distrutto nei giorni scorsi le trappole per i poveri uccelletti - 15 siti attivi dove erano state piazzate non solo le trappole, tremendi archetti a scatto che spezzano le gambe agli uccelletti attirati da un’esca, ma anche richiami elettroacustici vietati dalla legge e una grande rete per uccellaggione – all’alba di ieri si sono nascosti tra la vegetazione di Punta Incenso una delle parti più a nord dell’isola, difficile da raggiungere.

Durante l’appostamento è poi comparso lui che, nonostante neanche in possesso della licenza uso caccia, imbracciava un fucile. I due volontari lo tenevano d’occhio mentre lui, dopo aver notato qualcosa in mezzo alla campagna, ha alzato l’arma e abbattuto un tordo per poi indietreggiare cercando di nuovo la mira.

Ma questo suo spostamento lo ha portato a ridosso di Andrea Rutigliano che dopo aver studiato bene le sue mosse con esperienza e professionalità è saltato fuori dal cespuglio dove era nascosto.

Impietrito il re dei bracconieri è rimasto immobile mentre il volontario – che lo aveva riconosciuto come la persona che qualche anno prima lo aveva malmenato – ha tentato un approccio colloquiando con lui fino all’arrivo di Pietro Liberati. Sentitosi ormai braccato dai due, l’uomo ha deciso di darsi alla fuga.

Nel frattempo i due volontari sono riusciti a mettersi in contatto con i carabinieri che a causa della difficoltà della strada da percorrere a piedi hanno impiegato tempo prima di arrivare. Intato il "re dei bracconieri" è tornato in compagnia di altri tre uomini che evidentemente erano appostati nei paraggi.

I quattro hanno accerchiato i volontari antibracconaggio per verificare se erano stati proprio loro a togliere i richiami elettroacustici, la cui funzione è stata ben spiegata poi da uno di loro.

Al momento dell’arrivo dei carabinieri, però, i quattro, ormai con l’acqua alla gola, sono riusciti a scappare via facendo perdere le loro tracce.

Ma i volontari del Cabs hanno documentato tutto, dalla presenza di fucili, alle allusioni fino ai propositi di caccia. Ora il materiale che smaschera il “re dei bracconieri” scoperto anche mentre imbraccia un fucile, è stato consegnato al Corpo Forestale dello Stato.

Centinaia di trappole, una grande rete di uccellagione, tanti uccellini trovati purtroppo già morti ma infine la più bella soddisfazione. Rientrati a Ponza molte persone si sono complimentate con i volontari, mentre intanto a Ponza, intanto, si cercano le armi nascoste assieme alle munizioni, in aperta campagna.

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