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Cronaca

Duplice omicidio, condizioni disperate per il giovane ferito da Zanier

Il 21enne romeno figlio di Elena Tudosa, uccisa nella strage di sangue di sabato mattina da Roberto Zanier che ha ammazzato anche la madre, è in stato di morte cerebrale. Oggi le autopsie sui corpi delle vittime

Una strage di sangue quella di sabato mattina che ha sconvolto la città che ancora incredula continua a chiedersi perché. Come è possibile tutto questo?

Quello che sembrava un normale sabato mattina pre-natalizio si è trasformato in una sabato di follia. Due le donne morte; Roberto Zanier ha sparato prima in via Rappini e poi in via Darsena e uccidendo la madre, Norina Londaro, e una donna di nazionalità romena, Elena Tudosa - colpevole a suo dire di non aver pagato alcuni affitti -, mentre faceva fuoco su tutta la sua famiglia e altri cittadini stranieri che vivevano nel garage attrezzato a d abitazione ed affittato dal padre del 35enne.

Ferito gravemente anche il figlio di Elena Tudosa ricoverato poi d’urgenza all’ospedale Santa Maria Goretti. E ora sono proprio le sue condizioni a destare le maggiori preoccupazioni. La sua vita è appesa ad un filo e le speranze che si riprenda sarebbero quasi nulle: Andrei Gabriel Bogdan di 21 anni, le cui condizioni erano apparse da subito delicatissime, è in stato di morte cerebrale.

Intanto oggi dovrebbero essere eseguite le autopsie sui corpi delle due vittime, mentre l’interrogatorio di Zanier – detenuto in isolamento – dovrebbe tenersi invece nella giornata di domani. Sempre per oggi, poi, il 35enne pluriomicida dovrebbe invece ricevere in carcere la visita del suo avvocato.

Proseguono nel frattempo anche le indagini della polizia per ritrovare l’arma dei delitti. Al momento dell’arresto, dopo essere stato fermato nella campagne di Borgo Montello, Zanier aveva riferito agli agenti di aver gettato la pistola nel canale.

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