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Cronaca Sezze / via degli Archi

Cena con delitto: il duplice omicidio di Sezze al vaglio degli inquirenti

Alcuni componenti dei due gruppi avrebbero mangiato assieme prima della sparatoria al distributore. Oggi le autopsie su Radicioli e Marchionne, domani gli interrogatori degli arrestati

Le ultime ore di Alessandro Radicioli, di Tiziano Marchionne e delle quattro persone fermate per il loro omicidio sono sotto la lente d’ingrandimento dei carabinieri e della Procura. I due gruppi che lunedì sera si sono trovati faccia a faccia nel piazzale del distributore Eni a Sezze scalo erano rimasti in contatto durante tutta la giornata. E alcuni di loro si erano anche visti, avevano cenato assieme, prima di darsi appuntamento nella stazione di servizio di via degli Archi: è questo lo scenario che gli uomini del nucleo operativo e radiomobile, che lavorano per raccogliere elementi utili all’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Gregorio Capasso, stanno lentamente ricostruendo.

Nelle ultime quarantott’ore gli investigatori hanno passato al setaccio le vite dei sette protagonisti della notte di fuoco di Sezze scalo. Hanno analizzato i legami tra i due gruppi e cercato di capire cosa tra di loro si sia inclinato fatalmente. Hanno cercato di capire se fossero in affari o in competizione. E hanno provato a scavare dietro le attività di vittime e presunti killer.

La Procura ha acquisito le immagini delle videocamere a circuito chiuso della stazione di rifornimento: sono loro che sveleranno la vera dinamica dell’accaduto. Una cosa è certa: Radicioli e Marchionne, giunti sul posto con un Audi, non hanno avuto il tempo di reagire o scappare, ma sono stati subito travolti da circa quindici proiettili.

Altri elementi emergeranno nel corso della giornata di oggi, durante la quale si svolgeranno le autopsie sui cadaveri di Radicioli e Marchionne, uccisi entrambi da colpi sparati al volto. I tre arrestati e la quarta persona fermata saranno ascoltati dal giudice per le indagini preliminari Nicola Iansiti - che dovrà decidere sulla convalida delle misure cautelari - nella giornata di domani. Importante potrà essere anche la testimonianza di Gianluca C., che gestisce una stazione di servizio e che era in compagnia di Radicioli e Marchionne: dopo esser stato medicato per la ferita da arma da fuoco a un gomito, è stato sentito dagli inquirenti.

I carabinieri tengono la guardia alta anche sulle possibili ripercussioni del sanguinario fatto di lunedì sera: non si esclude che qualcuno possa voler vendicare il duplice omicidio.

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