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Cronaca Sezze

Duplice omicidio al distributore di Sezze Scalo, tre arresti e un fermo

Serrate le indagini dei carabinieri avviate subito dopo la sparatoria al distributore in cui sono rimasti uccisi Alessandro Radicioli e Tommaso Marchionne. Tre i fermi e sequestrate le armi

È di tre arresti e un fermo di indiziato di delitto il bilancio delle indagini dei carabinieri, coordinati dal colonnello del comando provinciale Giovanni De Chiara, nell'ambito dell’omicidio di Alessandro Radicioli e Tiziano Marchionne, uccisi – il primo è stato freddato sul colpo, il secondo è deceduto qualche ora dopo in ospedale - questa notte nei pressi di un’area di servizio in via degli Archi a Sezze Scalo.

Gli uomini finiti in manette, tutti di Sezze, sono due fratelli - arrestati nell'immediatezza dei fatti -, S. B. di 45 anni e M. B. di 55 anni, entrambi agricoltori e pregiudicati, insieme ad un terzo uomo, U. G. di 52 anni, anche lui già noto alle forze dell'ordine e arrestato in un secondo momento per i gravi indizi di colpevolezza emersi a suo carico.

Sottoposto a fermo di indiziato di delitto, invece, E. B., figlio 26enne di M. B., che avrebbe preso parte al regolamento di conti tra due bande rivali.

Gli inquirenti hanno anche sequestrato alcune armi usate durante la sparatoria, tra cui pistole e fucili, e le munizioni. Sul luogo dell'omicidio sono state rinvenute e sequestrate una pistola a tamburo calibro 6,35 priva di matricola, una pistola semiautomatica “Tanfoglio” calibro 9x21, insieme a 12 bossoli colpi d’arma da fuoco calibro 9x21, un 1 bossolo calibro12 e due ogive calibro 9x21.

Durante le successive perquisizioni effettuate, invece, in casa di uno dei due fratelli sono state trovate altre armi e vario munizionamento, il tutto posto sotto sequestro.

Secondo i carabinieri il movente sarebbe legato al mondo della droga: le due bande si sarebbero date appuntamento intorno alle 23,30 nell'area di servizio arrivando con quattro auto. Durante la sparatoria, oltre alle due vittime, anche una terza persona è rimasta ferita, Gianluca Ciprian, 34enne originario di Terracina ma residente a Latina, anche lui pregiudicato e proprietario di un distributore, ferito al braccio: l’uomo avrebbe tentato di fuggire e poco dopo è stato rintracciato dai carabinieri e trasportato in ospedale.


 

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