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Cronaca Terracina

Qualità dell'aria, rifiuti, mobilità: presentato "Ecosistema Urbano Terracina 2019"

I dati raccolti da Legambiente su base comunale confrontati con quelli di altre città: i traguardi e le criticità da affrontare

E' stato presentato nei giorni scorsi il rapporto di Legambiente "Ecosistema urbano Terracina 2019", un dettagliato studio che, partendo dai dati raccolti su base provinciale dal dossier nazionale presentato a ottobre, analizza i vari indicatori della ricerca rapportandoli sulla realtà di Terracina. L'evento è stato organizzato dal circolo di Legambiente Pisco Montano insieme a Legambiente Lazio e con il patrocinio del Comune, della Provincia, dell'ente Parco regionale dei Monti Ausoni.

Qualità dell'aria

Per quanto riguarda questo indicatore, risulta generalmente buona la qualità dell'aria anche se il Pm10 è leggermente superiore alla media di riferimento e i valori relativi sia al Pm10 che al Pm2,5 risultano comunque superiori ai limiti stabiliti dell'Oms (organizzazione Mondiale della Sanità). I dati, seondo Legambiente, andrebbero meglio consolidati predisponendo centraline di misura fisse o aumentando il numero e la frequenza delle campagne di misura soprattutto per la rilevazione dell’ozono nel periodo estivo e delle polveri sottili nel periodo invernale.

Qualità dell'acqua e del sistema idrico

Ottimo il consumo idrico pro-capite (107,5 litri/giornalieri ad abitante), ma occorre investire di più sulle nuove tecnologie, sulla manutenzione straordinaria e sulla qualità della rete di distribuzione dell’acqua per usi civili, industriali e agricoli, per contenere la dispersione idrica molto elevata (al 70%) e ampliare la raccolta della rete fognaria da cui resta fuori una fetta ancora non marginale (13%) di popolazione, tenendo sotto controllo gli adeguamenti tariffari (+11% dal 2014 al 2018), la morosità e l’abusivismo degli allacci. L’analisi della qualità delle acque superficiali va estesa ai possibili inquinanti derivanti dall’uso intensivo dei prodotti chimici in agricoltura. A questo proposito segnaliamo l’attività del Laboratorio “Goletta Verde a Terracina” dell’ ITS A. Bianchini che si è dotato, grazie anche a Legambiente, di strumentazioni e protocolli di analisi in linea con le necessita’ del nostro territorio e che già opera come riferimento territoriale.

Rifiuti

Buono il percorso intrapreso in merito alla raccolta differenziata (72,11%) che conferma anche nel 2018 Terracina nella classifica dei Comuni Ricicloni del Lazio di Legambiente che quest’anno sono diventati 127. Ma occorre fare più attenzione sia alla produzione pro-capite di rifiuti che alla produzione pro-capite della costosa e inquinante frazione indifferenziata, con la prima in aumento da due anni e la seconda che diminuisce leggermente quest’anno (147 Kg/pro-capite) ma ancora molto lontana dai Comuni Rifiuti Free. Necessario inoltre ottimizzare i costi di gestione del servizio (più elevati della media nazionale), anche per poter ridurre la Tari, applicando al più presto la Tariffa puntuale che premia chi fa bene la raccolta differenziata e che sarà obbligatoria nel Lazio dal 2020. Particolarmente importante una rete territoriale di prevenzione e contrasto alle plastiche creata da Legambiente e sottoscritta dall'amministrazione e da molte categorie e scuole e che rappresenta una buona pratica cittadina, è l’indicatore di produzione della Plastica differenziata (18,86 KG/abitante anno) ancora lontano dalla soglia dei 10 KG/pro-capite che determina l’ingresso nella classifica dei Comuni #plasticfree premiati da Legambiente. 

Mobilità

Ancora troppe le auto nella città di Terracina, che segnala un passaggio dal 59,25 ogni 100 abitanti del 2017 al 60,69 del 2018, mentre continua ad essere molto scarsa la domanda di trasporto pubblico locale, addirittura in diminuzione rispetto al 2017. Questo indicatore mostra uno scarsissimo utilizzo del Tpl. La mobilità ciclabile va migliorata riqualificando le piste ciclabili esistenti e utilizzabili in sicurezza (7,5 Km complessivi) e creando nuove piste integrate nei flussi di spostamento delle persone casa-scuola-lavoro, ma resta ancora fortemente penalizzata la mobilità lenta (soprattutto pedonale) con poche isole pedonali, e assenza completa di ztl, zone 20 e zone 30. Sono poi completamente assenti i servizi di green mobility come car sharing, car pooling, bike sharing. 

Verde urbano e consumo di suolo

Carenti rispetto alla media delle città confrontabili. In particolare l’estensione pro-capite di verde fruibile a Terracina che e’ di 4,7 mq/abitante contro una media di 44 mq/abitante, un valore che è addirittura sotto il valore previsto dagli standard urbanistici che è di 9 mq/abitante. Il consumo di suolo alto (12,46%) va ridotto e regolamentato meglio anche con norme urbanistiche specifiche, va posta notevole attenzione al dissesto idrogeologico del territorio (frane e inondazioni) che interessa un terzo (32,29%) della superficie del comune con migliaia di persone a rischio e al fenomeno dell’erosione costiera che impatta su oltre il 50% delle nostre coste basse mettendo a rischio un pezzo importante dell’economia balneare della città.

Energie rinnovabili

Il dato basso del fotovoltaico installato in città (109 KW/1000 abitante contro una media nazionale di 333 KW/1000 abitante), segnala l'esigenza di pianificare, promuovere e sviluppare le Energie Rinnovabili e l’Efficienza Energetica sfruttando le ottime condizioni di soleggiamento di cui gode Terracina, partecipando ad iniziative importanti nazionali come Comuni Rinnovabili di Legambiente e aprendo uno Sportello dedicato all’energia. "Rileviamo - spiega Legambiente di Terracina - la positiva novità del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima, adottato a giugno del 2019 dal nostro Comune che va però integrato anche con le azioni relative all’adattamento ai cambiamenti climatici, più che mai necessarie, visto anche quanto amaramente sperimentato in questa città il 29 ottobre del 2018. In tema di Sostenibilità, occorre poi adeguare il Piano di Azioni di Agenda 21 locale, che risale al 2007, con obiettivi, azioni ed indicatori traguardando il 2030. Ed è necessario adeguare il Regolamento Edilizio con norme e misure che incentivino l’uso delle energie rinnovabili, l’efficienza energetica, il risparmio idrico, la tutela del suolo.

Reati ambientali

I dati dell’illegalità ambientale nella provincia di Latina (10° posto nella classifica nazionale delle provincie italiane – Rapporto Ecomafia Legambiente 2019) relativi ai reati nel ciclo dei rifiuti, contro gli animali e la fauna, negli incendi boschivi e nel ciclo del cemento, testimoniano di una situazione che merita grande attenzione nell’azione di controllo e di repressione del fenomeno. "Da quest’anno - annuncia il circolo Pisco Montano - inizieremo un monitoraggio degli ecoreati a Terracina, in collaborazione con tutte le forze dell’ordine come primo nucleo di guardie ambientali e zoofile volontarie di Legambiente della provincia.

La presentazione dei risultati ha introdotto e stimolato il dibattito della Tavola Rotonda “Dai Dati e dalla Analisi alle Proposte”, moderata da Vincenzo Recchia,ex sindaco di Terracina ed ex deputato, focalizzata sulla risposta che la politica deve dare alle istanze sollevate dal Rapporto.

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