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Cronaca

Crisi Giustizia, Di Giorgi: “Fronte comune contro lo smantellamento”

Il sindaco di Latina prende la parola vista la situazione in provincia: "Conferenza dei Sindaci per prendere una posizione chiara e unanime sull'emergenza Giustizia nel nostro territorio"

Si è tenuto nel pomeriggio di ieri l’incontro presso l’aula magna dell’Università di Latina sul tema della giustizia nella provincia.

Convegno di fondamentale importanza dato il delicato momento di emergenza vissuto dalla giustizia pontina, a fronte della carenza di personale e del rischio della chiusura delle circoscrizioni giudiziarie di Gaeta e Terracina.

Convocherò al più presto la Conferenza dei Sindaci per prendere una posizione chiara e unanime sull’emergenza Giustizia nel nostro territorio” ha affermato il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, all’indomani dell’importante convegno “Ciricoscrizioni giudiziarie tra rigore finanziario e domanda di giustizia".

Occorre un’azione comune e forte da parte di tutti i sindaci della nostra provincia per dire no alla soppressione delle circoscrizioni giudiziarie di Gaeta e Terracina – continua il primo cittadino–. Nel corso della prossima Conferenza dei Sindaci proporrò che ogni Consiglio comunale approvi all’unanimità una mozione-tipo contro questa ipotesi di chiusura delle circoscrizioni giudiziarie”.

“Solo se riusciamo ad agire in maniera compatta a livello istituzionale possiamo far emergere questa esigenza di garantire le attuali circoscrizioni giudiziarie. Non si tratta di una questione di campanilismo – continua il sindaco Di Giorgi – ma di una reale emergenza. Far passare questa riforma per un risparmio di costi è assurdo perché i numeri parlano chiaro: in caso di soppressione delle circoscrizioni in oggetto non si avrebbe alcun risparmio per le casse dello Stato”.

“Sarebbe infatti necessario avere nuove aule giudiziarie, mezzi e risorse presso il Tribunale di Latina, che è già al collasso, con costi altissimi. Dunque non ci sarebbe alcun risparmio, così come è chiaro che rispetto all’attuale configurazione degli uffici giudiziari pontini non si può avere alcuna razionalizzazione visto che le strutture sono già spremute al massimo. Infine, non è per nulla da trascurare la specificità del nostro territorio come zona di confine, suscettibile ad infiltrazioni della criminalità. In caso di smantellamento degli uffici giudiziari è evidente che avremmo gravi ripercussioni sul controllo del territorio rispetto alla criminalità”.

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