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Cronaca

Operai morti, l’ultimo saluto di Lamezia ad Alessandro e Daniele

La cerimonia prima del rientro delle salme dei due operai pontini deceduti nell'incidente sul lavoro lo scorso 12 settembre. Il Vescovo di Lamezia: "Non ci sono parole per questo modo inconcepibile di morire"

Ultimo saluto della città di Lamezia ai tre operai deceduti giovedì scorso nell’incidente avvenuto nell'area industriale della città, prima del rientro delle salme di Alessandro Fanella a Cori, di Daniele Gasbarrone a Sonnino e del collega Enrico Amati a Siena.

“Questo è un dramma di tutti. Non ci sono parole per questo modo inconcepibile di morire” ha detto il vescovo di Lamezia Terme, Luigi Antonio Cantafora, rivolgendosi ai familiari dei tre operai che hanno perso la vita. "E' accaduto - ha aggiunto mons. Cantafora - ciò che non deve mai accadere sul posto di lavoro, dove le persone si recano per guadagnarsi il pane col sudore e la fatica per costruire un domani sereno e più sicuro per i loro figli. Negligenza? Mancanza di sicurezza? Non tocca a me rispondere, ma alla magistratura e a quanti hanno le specifiche responsabilità previste dalle leggi. La nostra Costituzione è fondata sul lavoro ma come darle ragione in giornate come questa? La ricerca della verità sull'accaduto andrà avanti e noi confidiamo nella magistratura di questa città".

Subito dopo il breve discorso del vescovo, interrotto a tratti dalla commozione, è intervenuto il sindaco Gianni Speranza che, unendosi alle parole di mons. Cantafora, ha sottolineato che "l'amministrazione e il Consiglio comunale di Lamezia Terme si stringono attorno alle famiglie di questi operai insieme a tutta la città. La comunità di Lamezia - ha proseguito - è rimasta profondamente sbigottita per questa tragedia".

Poi rivolgendosi ai familiari presenti ed affranti dal dolore, il sindaco li ha ringraziati. "Nonostante - ha detto - vi sia costato ulteriore dolore, ci avete dato la possibilità di poter salutare i vostri cari oggi insieme prima di raggiungere le vostre città. Speriamo che le indagini questa volta facciano giustizia e la città nelle prossime settimane farà sentire la sua voce per questo problema, che è quello della sicurezza sul lavoro, che in Italia è inaccettabile".

Subito dopo la benedizione, ospitate nella casa funeraria di Putrino, le salme di Daniele Gasbarrone e Alessandro Fanella sono partite rispettivamente alla volta di Sonnino e Giulianello di Cori, mentre quella di Enrico Amati partirà nel pomeriggio alla volta di Torrita di Siena. Alla commemorazione, erano presenti, tra gli altri, delegazioni della Giunta e del Consiglio comunali di Lamezia e della Cgil, insieme a cittadini ed ai colleghi dei tre operai.

Il rientro a Giulianello di Cori e a Sonnino di Alessandro e Daniele è previsto, quindi, per la serata di oggi; i funerali sono in programma per domani quando nei due comuni pontini è stato proclamato il lutto cittadino.

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